11 teatri chiusi e 73 dipendenti nuovamente in attesa dell’evolversi di una situazione già molto difficile. ATER Fondazione – realtà partecipata della Regione Emilia-Romagna e di numerosi Comuni, con cui gestisce un circuito teatrale diffuso su tutto il territorio – si è adeguata alle disposizioni del nuovo DPCM del 25 ottobre scorso, fermando le attività alla vigilia della ripartenza di una stagione, attesa e indispensabile. “Il momento è doloroso e difficile – sostiene il direttore Roberto De Lellis – Avevamo investito molto nella ripresa, sapendo di poter contare sulla grande collaborazione degli spettatori e sul rispetto dei rigidi protocolli che erano stati imposti. Purtroppo sembra che tutto questo non basti.”
A quasi una settimana dalla sospensione delle attività e fino al 24 novembre, anche ATER si ritrova dunque a programmare nuovamente le attività di quasi tutte le sue strutture: un lavoro che impegna notevoli risorse economiche e umane con l’incognita di una proroga del fermo, assai probabile vista la gravità del periodo.
ATER si è trasformata in Fondazione da gennaio 2020 e gestisce le stagioni teatrali di 11 Teatri, svolgendo la funzione di circuito regionale multidisciplinare per: Teatro Asioli di Correggio, Cinema Teatro Boiardo di Scandiano, Teatro Mac Mazzieri di Pavullo, Auditorium Rita Levi Montalcini di Mirandola, Teatro della Regina di Cattolica, Teatro Comunale di Russi, Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno, Teatro Troisi di Nonantola, Teatro Magnani di Fidenza, Auditorium Ferrari di Maranello, Auditorium della fiera di Morciano, con un programma annuale di oltre 600 spettacoli. Ha inoltre siglato convenzioni con cinque Teatri della Regione, quali: Teatro Verdi di Busseto, Teatro Comunale di Novellara, Teatro degli Atti di Rimini, Teatro Comunale di Carpi e Teatro Ruggeri di Guastalla.
La Fondazione promuove lo spettacolo e la cultura nelle sue molteplici forme ed è impegnata non solo nella diffusione dello spettacolo dal vivo sul territorio, ma anche in un nuovo ruolo che la vedrà partecipe nella promozione internazionale delle produzioni teatrali, musicali e di danza dell’Emilia-Romagna.
“Credo che per il nostro settore, già di per sé fragile, non bastino misure temporanee come ristoro a mesi di chiusura e passività. Quelle attuate sino a ora sono, purtroppo, al di sotto della sufficienza” – continua De Lellis – “I tempi sono maturi per lavorare a una riforma più ampia, per tenere insieme e rilanciare la cultura. Sono problematiche di drammatica urgenza ed è il momento di affrontarle radicalmente”.
Lanciando l’invito alla coesione alle realtà regionali e nazionali di settore, De Lellis si appella infine anche al pubblico dei suoi teatri: “Certo che gli spettatori vorranno continuare a seguirci, affronteremo insieme la complessità del momento. ATER Fondazione, dal canto suo, si impegna a garantire la massima disponibilità e, soprattutto, la sicurezza dei luoghi di spettacolo”.