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Si rafforza il sostegno della Regione al Terzo settore, particolarmente colpito dalle misure restrittive per il Covid-19Coprire i costi dei progetti realizzati nei mesi di maggiore criticità per la diffusione del Coronavirus e fronteggiare le spese legate all’emergenza sanitaria: dai canoni di affitto e utenze, ai costi per la sanificazione dei locali e acquisto dei dispositivi di protezione individuali per gli operatori, a quelli per il personale, ai rimborsi spese ai volontari.

Serviranno a soddisfare queste esigenze i contributi per gli Enti del Terzo settore, oltre 3 milioni di euro, resi disponibili dalla Regione Emilia-Romagna, che andranno a finanziare le 675 richieste presentate nel bando indetto lo scorso luglio e ritenute ammissibili. Il contributo medio riconosciuto è di 4.709 euro.

La Giunta regionale ha infatti approvato la graduatoria, decidendo di aggiungere ulteriori 716mila euro alla cifra iniziale di 2,5 milioni, portando così le risorse complessive a 3.178.934 euro.  Una scelta fatta per far fronte all’alto numero di richieste pervenute e in considerazione del fatto che il Terzo Settore è particolarmente colpito dalle nuove misure restrittive disposte per contenere la seconda ondata di contagi da Covid-19.

Le risorse provengono dalla quota complessiva dei fondi messi a disposizione delle Regioni dal Ministero del Lavoro e Politiche sociali, in base all’accordo di programma sottoscritto anche con l’Emilia-Romagna per favorire la realizzazione di interventi particolarmente innovativi da parte del Terzo settore; una realtà che in Emilia-Romagna comprende 3.086 organizzazioni di volontariato e 4.283 associazioni di promozione sociale.

“Siamo molto soddisfatti dell’esito del bando, che vede una risposta superiore alle aspettative- dichiara la vicepresidente della Regione con delega al Welfare, Elly Schlein-.  Con questo intervento, rafforzato ulteriormente dal punto di vista delle risorse, possiamo far fronte all’alto numero di richieste di enti e associazioni del Terzo settore, sostenendoli in questo momento difficile e consentendo loro di proseguire le attività in forma diversa, anche per salvaguardare il lavoro di tante persone che operano in questi enti. A maggior ragione dopo le nuove restrizioni nazionali che hanno previsto la chiusura dei centri sociali e culturali, hanno bisogno di sostegno e la Regione Emilia-Romagna è stata e sarà al loro fianco, per questo abbiamo stanziato ulteriori risorse per coprire tutte le richieste”.

Il mondo dell’associazionismo di promozione sociale e di volontariato- conclude la vicepresidente- rappresenta un tessuto fondamentale della nostra società, che ha contribuito e contribuisce fattivamente alla gestione dell’emergenza sanitaria e al sostegno di chi ha più bisogno e su cui sarà imprescindibile contare anche in questa seconda ondata della pandemia, ma anche nella successiva ricostruzione”.

Il bando

Il bando prevedeva per gli Enti del Terzo settore la possibilità di ottenere contributi per coprire le spese sostenute dall’8 marzo al 31 agosto 2020  relativamente alla realizzazione di specifici interventi di risposta ai bisogni fondamentali e alle esigenze straordinarie della popolazione durante in lockdown;  alla gestione degli immobili (canoni di affitto, utenze, pulizie e piccole manutenzioni ordinarie strettamente necessarie allo svolgimento delle attività); costi di igienizzazione degli ambienti; acquisto di dispositivi di protezione individuale per gli operatori e  per l’attuazione di misure di contrasto alla diffusione del Covid-19; acquisto di beni e attrezzature entro il valore unitario massimo di 516 euro; acquisizione di beni di consumo e servizi; costi di personale e rimborsi spese ai volontari, esclusivamente riferite alle attività legate all’emergenza sanitaria.  I contributi concessi per ciascun progetto andavano da un minimo di 3mila euro a un massimo di 5mila per le spese più consistenti.

Esito del bando

Delle 675 richieste di contributo finanziate, 351 sono state presentate da associazioni di promozione sociale iscritte nello specifico registro regionale; 234 da organizzazioni di volontariato, anch’esse iscritte nel registro regionale e 90 provengono da associazioni di promozione sociale con sede in Emilia-Romagna, non iscritte nel registro regionale ma iscritte da almeno un anno nel registro nazionale in qualità di enti affiliati.

Le risorse concesse, per provincia

L’intero pacchetto di risorse (3.178.934)saranno così distribuite a livello territoriale:aBologna andranno 758.442 euro; Modena 533.969 euro; Ferrara 379.192 euro; Parma 364.935 euro; Reggio-Emilia 350.546 euro; Ravenna 296.294 euro; Forlì-Cesena 229.601euro; Piacenza 135.135 euroe a Rimini 130.815 euro.


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