È durato poco più di 72 ore l’allarme per una minore scomparsa. La ragazza, non ancora 15enne, si era allontanata sabato pomeriggio da una struttura presente nella nostra regione, approfittando dell’uscita libera con alcune amiche.
Non vedendola rientrare, sabato sera gli operatori della struttura, preoccupati, hanno lanciato l’allarme denunciandone la scomparsa. La segnalazione è pervenuta alla Prefettura di Reggio Emilia che ha subito allertato le forze di Polizia, in particolare quelle della Bassa Reggiana dove risiede la famiglia della minore.
La Polizia Locale della Bassa Reggiana, che conosceva la storia personale della minore, si è subito messa all’opera per cercare di rintracciarla, assumendo quante più informazioni dagli educatori e dagli altri ospiti della Comunità. Gli agenti hanno ricostruito gli ultimi movimenti e la catena delle amicizie della ragazzina che è risultata molto attiva sui social, ma il cui cellulare, dal momento della sua sparizione, è risultato spento e, quindi, non rintracciabile.
Per le ricerche sono stati coinvolti e hanno partecipato anche altri Corpi di Polizia Locale della regione (Unione Terre di Mezzo, Unione Pedemontana Parmense e Polizia Locale di Parma) in un’ottica di lavoro di rete che, alla fine, ha portato i suoi risultati.
Proprio grazie alle notizie fornite dagli amici e dai compagni della 14enne e monitorando i profili social di alcuni di loro è stato possibile restringere il campo delle ricerche.
La svolta si è avuta martedì mattina, quando la ragazza ha tentato di contattare una amica utilizzando l’account di un social in uso ad un giovane adulto, di nazionalità italiana, residente in uno dei paesi della fascia pedemontana del parmense. Con l’aiuto dei colleghi del posto è iniziata la ricerca del ragazzo, che però non risultava più vivere con i propri familiari, e solo nel pomeriggio è stato possibile localizzarlo mentre si trovava a Sala Baganza, un comune a pochi chilometri da Parma. A questo punto, gli operatori della Polizia Locale hanno iniziato una paziente opera di osservazione e pedinamento che li ha portati a scoprire l’appartamento dove il giovane viveva, proprio nella città di Parma.
Con la preziosa collaborazione della Polizia Locale della Città Ducale, alle 20,00 di martedì scorso è stato effettuato un accesso presso l’abitazione individuata, all’interno della quale si trovava anche la minore scomparsa qualche giorno prima, che è stata immediatamente presa in consegna dagli operatori dei servizi sociali e della comunità che l’assistono.
All’interno dell’appartamento di Parma vi erano, oltre al giovane in questione, anche altri due adulti, di cui uno straniero. Tutti sono stati identificati e denunciati per sottrazione di minore. Attualmente sono in corso le indagini per approfondire alcuni aspetti della questione e determinare i ruoli di ciascuno degli indagati. Sembra, ormai senza dubbio, che la minore sia stata in qualche modo condizionata da “amicizie” conosciute sui social.
“Fondamentale per il ritrovamento della ragazzina la collaborazione tra diversi Corpi di Polizia Locale – afferma Carlo Alberto Romandini, comandante del Corpo Unico Bassa Reggiana che ha coordinato le ricerche – Si tratta del terzo minore scomparso che riusciamo a rintracciare dall’inizio dell’anno”.