Nel pomeriggio di ieri è scomparso, colto da un malore improvviso nella propria abitazione a Cadelbosco di Sopra, il Sovrintendente Capo della Polizia di Stato Paolo Filippetti, uno degli uomini più rappresentativi del Reparto Prevenzione Crimine Emilia Romagna Occidentale che ha sede in questa città, lasciando nel dolore la moglie e i due figli poco più che maggiorenni.
Alla tristezza dei familiari si associa quella del Dirigente e di tutto il personale del Reparto, all’interno del quale Filippetti ricopriva spesso l’incarico di Capo contingente durante lo svolgimento di delicati e importanti servizi straordinari di controllo del territorio e di ordine pubblico, nelle varie realtà limitrofe di Modena, Parma, Piacenza e Mantova, oltre che in diverse altre province italiane.
Filippetti era sempre presente, sempre disponibile, mai stanco di far parte di quei poliziotti con la valigia continuamente pronta, anche quando i servizi venivano richiesti a poche ore dalla partenza, nei svariati luoghi del nostro Paese indicati dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Ultimamente aveva prestato servizio con i suoi colleghi di Reggio Emilia nella difficile realtà di Ostia, per un’operazione di “Alto Impatto”, per il contrasto alla criminalità organizzata, così come era stato impegnato nei controlli su strada a Sanremo durante l’ultimo Festival della canzone, senza dimenticare il suo impegno in prima fila nei servizi di controllo straordinari, nelle prime fasi di lockdown in quel di Piacenza e Rimini nel 2020.
Arruolato il 15 gennaio del 1983, Paolo frequentò i corsi della Scuola di Polizia di Alessandria e di Reggio Emilia e nel 1988 fu assegnato alla Questura di Roma alla Squadra Volante.
Giunse a Reggio Emilia nel 1992 con impiego inizialmente alla Squadra Volante e poi alla Sala Operativa (113) della Questura.
Dal novembre 2015 prestava servizio operativo presso il Reparto Prevenzione Crimine Emilia Romagna occidentale.
Nel corso della sua brillante carriera ha ottenuto numerosi riconoscimenti:
– nel 2006 fu insignito della croce di bronzo e della medaglia d’oro al merito di servizio;
-nel 2007 ottenne la lode al merito;
-nel 2017 gli fu conferito il nastrino di lungo impiego.
Fino a 56 anni, il Sovrintendente Capo Paolo Filippetti è stato fino all’ultimo giorno di servizio, un poliziotto innamorato della divisa e di quello che rappresenta, dotato di una vitalità straordinaria e voglioso di servire lo Stato sul campo che per lui non è stato altro che la strada ed il contatto con la gente. Quella gente che i suoi colleghi del Reparto Prevenzione Crimine continueranno a tutelare il più possibile seguendo il suo esempio, poiché la sua luce terrena si è spenta ma non di certo nella memoria di chi resta.
Il Questore di Reggio Emilia dott. Giuseppe Ferrari unitamente a tutto il personale della Questura, dove il Sovrintendente Filippetti ha prestato lungamente servizio, esprimono sincere condoglianze alla famiglia, testimoniando che durante la sua lunga militanza ha lasciato un vivissimo ricordo tra tutti i colleghi e soprattutto tra gli innumerevoli cittadini che hanno, negli anni, richiesto l’assistenza della Polizia di Stato, quando Paolo prestava servizio al “113”.