ROMA (ITALPRESS) – “Vedo tre cose nell’identità del Pd: battersi per il riscatto delle persone, contro le differenze sociali, la mancanza di giustizia, l’aumento delle diseguaglianze; il tema ambientale sul quale penso che dobbiamo fare sul serio e queste risorse Ue siano una grande occasione; la terza cosa per me più importante è il superamento di una certa concezione del ‘900 dove sinistra e destra hanno messo sempre prima l’ideologia dimenticando le singole persone, il tema è fare esprimere le persone. Questo è l’orizzonte della sinistra”. Così Goffredo Bettini, membro della direzione nazionale del Pd, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’Agenzia Italpress. Parlando della sua iniziativa Le Agorà ha ricordato come sia “uno spazio molto aperto dove il tema è molto semplice, come si chiama l’area progressista, quella democratica? Centrosinistra. Ecco, la sinistra batta un colpo. Tutto ciò è utile anche a Letta, al gruppo dirigente e alla forza del Pd. Lo spirito che abbiamo è quello di rilanciare certi valori, certe visioni ed è uno spazio dentro e fuori perchè anche per la sinistra che sta fuori al Pd. Noi dobbiamo rimetterci in cammino – ha aggiunto – noi abbiamo il compito di ricostruire una visione del mondo, dobbiamo rimettere in campo uno spirito critico, un punto di vista, un occhio sul mondo che ha l’intenzione di cambiare. Nel nostro manifesto Le Agorà c’è scritto: rimettersi dentro al disagio, dentro al conflitto reale e non immaginario”. Bettini è poi tornato a parlare della caduta del governo Conte: “Complotto? Se la sono un pò inventata. E’ nato tutto da una mia frase ovvia, perchè quando avviene qualcosa di importante c’è sempre una convergenza di interessi che spinge da una parte o dall’altra, poi naturalmente questi interessi trovano anche qualcuno che li interpreta politicamente sulla base delle sue convinzioni come è stato nel caso di Renzi. Ho detto solo questo ed è partito il complotto. Ho visto che Renzi ha detto ‘io ho buttato giù Conte perchè Draghi è megliò; dico, ma come faceva a sapere quando ha buttato giù Conte che c’era Draghi? Draghi l’ha presentato dopo il Presidente della Repubblica, non vorrei che lui stesso confessi un complotto. Draghi si sta comportando benissimo e noi dobbiamo sostenerlo”.
Sull’alleanza con il MoVimento 5 Stelle e sulla leadership di Giuseppe Conte, Bettini ha sottolineato come questa sia una “una grande scommessa, Conte ha una sua grande popolarità e l’ha messa a disposizione di un partito in difficoltà, ma esultare per le difficoltà di Conte mi sembra una cosa poco sensata. Colpire Conte significa anche segare il ramo dove siamo tutti seduti”. Infine le amministrative a Roma. “Noi avevamo due candidature molto forti: quella di Zingaretti e quella di Gualtieri, con quest’ultimo ho lavorato 5 anni a Bruxelles e garantisco il rispetto e la considerazione che ha, è un buonissimo candidato”, ha concluso.
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