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FARRA D’ISONZO (ITALPRESS) – Borgo Conventi presenta “Luna di Ponca”, il nuovo vino a denominazione Collio DOC Riserva frutto di un blend tra Friulano, Chardonnay e Malvasia. Un vino dal lungo affinamento, parte di cui svolto in barrique, e che è ottenuto dalle uve della vendemmia 2019 provenienti da vigneti a basse rese che hanno ottenuto la certificazione Biodiversity Friend. “Luna di Ponca” è la prima etichetta del nuovo corso della storica azienda vitivinicola, da quando la famiglia Moretti Polegato è alla guida della Tenuta, ovvero dall’aprile del 2019. Dalla vendemmia di quello stesso anno Borgo Conventi si avvale della consulenza di Riccardo Cotarella, che ha seguito ogni fase della creazione del nuovo vino.
“Non appena Borgo Conventi è entrato a far parte del nostro Gruppo – spiega il presidente Giancarlo Moretti Polegato – è nato il desiderio di ideare un nuovo vino. Un prodotto che custodisse un significato simbolico, essendo figlio della nostra prima vendemmia nella Tenuta, e che quindi raccontasse la storia di Borgo Conventi a partire dal nostro ingresso in questo territorio. Per farlo, abbiamo scelto la fidata e preziosa consulenza di uno stimato enologo come Riccardo Cotarella. Abbiamo deciso di produrre il primo blend dell’azienda con varietà tipiche, dando origine all’unico bianco riserva di Borgo Conventi che segue anche parte dell’affinamento in legno. Ci ha guidati l’obiettivo di produrre un vino identitario e che trasmettesse il patrimonio inimitabile del Collio, ovvero le condizioni uniche di un terroir a grande vocazione e di prestigio”.
Il nuovo bianco dell’azienda è frutto del lavoro congiunto di Stefano Gava, enologo di Villa Sandi, e di Paolo Corso, enologo di Borgo Conventi. “Luna di Ponca” è un punto d’incontro tra tradizione e novità, tra struttura e morbidezza, e simbolicamente anche tra cielo e terra. Le distanze celesti e la luce bianca della luna diventano a “portata di mano” grazie all’occhio dell’Osservatorio Astronomico CCAF che ha sede tra la villa e i filari di Borgo Conventi, e che poggia le sue radici, così come le vigne dell’azienda, nell’equilibrio tra marne e arenarie caratteristico della Ponca, il terreno che dona ai vini del Collio la loro identità. Una tipologia di suolo che induce stress utili alla vite, limitando la vigoria dell’uva, e che garantisce basse produzioni e uve di qualità, trasmettendo grande mineralità nei vini.
(ITALPRESS).


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