Arrivano i bandi per risarcire oltre 2.600 cittadini e più di 300 imprese dell’Emilia-Romagna colpiti dal maltempo che a dicembre 2020 si è abbattuto sulla regione, in particolare nelle province di Bologna, Modena e Reggio Emilia. Un’ondata di piogge eccezionali ha causato piene storiche dei principali corsi d’acqua, con la rotta dell’argine del Panaro tra Castelfranco e Nonantola nel modenese, oltre a frane e dissesti diffusi in Appennino. Ora la Giunta regionale ha deliberato criteri e termini per la richiesta degli indennizzi. Per le domande, c’è tempo fino a lunedì 11 ottobre 2021; ogni Comune interessato pubblicherà l’apposito avviso pubblico e la relativa modulistica.
“E’ un punto di arrivo significativo- affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo– che testimonia un impegno forte per rispondere in concreto a quanto accaduto. Un impegno che ci ha visto lavorare, insieme al Governo e agli enti locali, fin dal primo momento e che ancora una volta testimonia la capacità della nostra terra di rimboccarsi le maniche e rialzarsi, con la collaborazione di tutti”.
Le modalità di risarcimento seguiranno un duplice canale, frutto dei provvedimenti nazionali che hanno stanziato le risorse e grazie al puntuale lavoro di ricognizione dei danni svolto dai tecnici dell’Agenzia regionale di Protezione civile e dalle amministrazioni comunali subito dopo l’alluvione. A disposizione ci sono in tutto circa 14,7 milioni di euro per i primi rimborsi a privati e attività produttive di 16 Comuni dove si sono registrati danni: Nonantola, Campogalliano, Castelfranco Emilia, Maranello, Modena, Pievepelago, Riolunato, Sestola e Vignola nel modenese; Gaggio Montano e Monzuno in provincia di Bologna; Baiso, Poviglio, Toano e Vetto nel reggiano. Per le abitazioni, in particolare, l’indennizzo iniziale arriverà fino al massimo di 5 mila euro; per le aziende a 20 mila euro, nel rispetto di quanto previsto dalla delibera del Consiglio dei ministri che ha stanziato le risorse lo scorso 20 maggio.
Un’importante quota aggiuntiva – parte dei 100 milioni stanziati con il Decreto sostegni bis, recentemente convertito – sarà riservata a chi vive e opera in 5 Comuni già colpiti anche dal sisma del 2012: nel modenese Nonantola, Campogalliano, Castelfranco Emilia e Modena; nel reggiano Boretto. Servirà per coprire fino al 100% dei danni registrati.