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BOLOGNA (ITALPRESS) – “Cosmofarma rappresenta da sempre un momento di incontro di grande rilevanza per la farmacia italiana e per i farmacisti che operano sul territorio. Ma l’edizione di quest’anno assume una valenza ancora più significativa dopo la pesante battuta di arresto determinata dalla pandemia nel 2020: possiamo finalmente confrontarci in presenza e non più attraverso la mediazione di piattaforme digitali. Questo è un forte segnale di incoraggiamento per la ripartenza del sistema salute italiano e del nostro Paese. Soprattutto è un incentivo per le farmacie e i farmacisti italiani a proseguire sul solco della strada intrapresa durante la crisi: stiamo infatti raccogliendo i frutti dell’impegno profuso in questi lunghi e difficili mesi che ci hanno visti protagonisti nel garantire assistenza e dare risposte ai bisogni dei cittadini”. E’ quanto ha dichiarato Andrea Mandelli, presidente della Federazione Nazionale dei Farmacisti Italiani (FOFI), in occasione di Cosmofarma 2021 che si apre oggi a Bologna Fiere fino al 12 settembre.
La Manifestazione intitolata “ReAzione – I valori al centro” vede per la prima volta, nell’organizzazione di un evento fieristico e convegnistico, la collaborazione di Federfarma, Utifar e Fondazione Cannavò e il patrocinio della FOFI. “Una condivisione pensata e voluta – ricorda Mandelli – per confermare la nostra volontà di essere sempre al servizio dei cittadini confrontandoci con tutti gli attori del comparto. Oggi più che mai”.
“Cosmofarma ReAzione è un appuntamento importante – ha dichiarato Luigi D’Ambrosio Lettieri, presidente della Fondazione Francesco Cannavò e vicepresidente della FOFI – soprattutto in questa difficile emergenza, nel quale analizzeremo le criticità che l’emergenza pandemica ha determinato nel sistema assistenziale, cercando di formulare proposte per una nuova governance sanitaria che riparta dal rilancio delle ‘prossimità’ come condizione irrinunciabile per garantire la tutela della salute”.
“Sarà altresì l’occasione per ripercorrere il lavoro straordinario svolto in questi mesi dai farmacisti che negli ospedali e sul territorio hanno dato prova di grande efficienza. In questo scenario – ha spiegato ancora – la farmacia di comunità si conferma quale prezioso presidio socio-sanitario di prossimità e snodo cruciale per la presa in carico della persona in una efficace logica di sinergia e interazione con medici, infermieri e operatori sanitari. Il processo di evoluzione della professione, ovviamente, è saldamente ancorato al patrimonio delle competenze che rappresenta un aspetto fondamentale per dare risposte adeguate al nuovo ruolo che si prospetta per la farmacia italiana. Avremo molte cose da dirci e siamo certi che i colleghi risponderanno numerosi a questo invito”.
(ITALPRESS).


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