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MILANO (ITALPRESS) – “Ibra e Kessie stanno bene, hanno lavorato con continuità e sono disponibili per domani”. Stefano Pioli recupera due pezzi da novanta per la sfida contro la Lazio, primo di una serie di impegni ravvicinati da qui alla prossima sosta per le nazionali. Out Krunic e Giroud (“ha superato il Covid ma è due settimane che è fermo. Lo rivedremo lunedì”, ha detto del francese), il tecnico del Milan conferma che Ibrahimovic “può fare uno spezzone di gara, ma non i 90 minuti, che lo aiuti a trovare una condizione migliore. Zlatan sa benissimo le sue condizioni, 4 mesi lontano dal campo sono tanti ma ha lavorato tanto, si è sacrificato tanto in questo periodo per recuperare da questo infortunio dimostrando grande professionalità e motivazione. Nessun elemento del gruppo potrà giocare tutte le 7 partite intere che ci aspettano in 21 giorni, Ibra non ha la condizione ottimale e andrà gestito ma non ci saranno problemi. Mi auguro che possa giocare il più possibile e avere quella continuità che l’anno scorso è un pò mancata”. Soddisfatto del mercato (“Abbiamo una rosa profonda, che abbiamo migliorato come spessore e composizione”), il tecnico rossonero ha anche affrontato la questione del rinnovo di Kessie. “Vorrei che firmasse ma è una situazione che riguarda più il club e il suo agente. Non è il momento di preoccuparsi comunque, con lui parlo di questioni legate al campo e lo vedo sempre motivato, sereno e concentrato, non ci sono problemi. C’è il rischio che i tifosi lo fischino? I tifosi metteranno sempre il Milan sopra ogni cosa, di questo rinnovo se ne sta parlando troppo e troppo a sproposito”. Per quanto riguarda le ambizioni rossonere, l’anno scorso il Milan è stato a lungo in lotta per lo scudetto, “poi è calata la qualità nell’ultimo quarto di campo e non abbiamo vinto quelle partite che erano da vincere per conquistare il titolo. Dobbiamo ora dimostrare di aver capito la lezione, le prime 7 squadre del campionato sono tutte molto forti e mi aspetto un campionato equilibrato. La differenza la faranno non tanto gli scontri diretti quanto il fare più punti possibili contro le squadre sotto queste sette”.
(ITALPRESS).


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