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ROMA (ITALPRESS) – “Se andiamo a vedere dove e perchè succedono queste cose, lo vediamo negli appalti dove prevale l’idea che pur di lavorare va bene qualsiasi condizione o dove ci sono persone appena assunte. E’ necessario cambio culturale di fondo. Serve la cultura della salute e della sicurezza sul lavoro. Così non si può più andare avanti, bisogna intervenire e introdurre sanzioni molto forti verso chi non rispetta salute e sicurezza”. Lo ha dichiarato il segretario nazionale della CGIL, Maurizio Landini, a SkyTg24. “Bisogna intervenire sulle assunzioni all’Ispettorato sul lavoro, nei servizi di medicina territoriale e vincolando le assunzioni alla formazione. Le aziende che non rispettano le norme di sicurezza non possono lavorare. Se vanno chiuse? E’ uno dei punti discussi lunedì con il Governo e si sta lavorando a un decreto che dia la possibilità agli ispettori che chi non rispetta le regole deve vedersi l’attività sospesa fino a quando non si mette a norma e non ci sia garanzia di sicurezza. Ne va della vita delle persone”.
“La salute e la sicurezza viene considerata un costo, il lavoro e le persone sono considerate merce che può essere comprata e venduta come qualsiasi pezzo di produzione ed è una cosa dannosa. Così non si può andare avanti. E’ necessario anche combattere la precarietà sul lavoro, se vedi l’origine di questi incidenti vedi che siamo di fronte a aziende in appalto o persone appena assunte. Se Serve una patente a punti? E’ la nostra richiesta e se ne è discusso con il Governo. Siamo in una situazione in cui le banche dati dei vari enti non sono in grado di dialogare tra di loro e non si riesce a controllare le imprese. Se si vuole arrivare alla patente a punti c’è da agire sul piano digitale per mettere in relazione le banche digitali tra di loro” conclude Landini.
(ITALPRESS).


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