GENOVA (ITALPRESS) – “Mi auguro questa Conferenza metta una pietra definitiva e tombale sulla stravagante tentazione di immaginare una italiana alla lotta contro la droga. La lotta alla droga può essere solo globale e la scala minima è quella europea”. Lo ha detto il ministro del Lavoro Andrea Orlando intervenendo alla Conferenza sulla diffusione e dipendenza dalle sostanze stupefacenti in corso a Genova. “Anche negli strumenti di contrasto e repressione dobbiamo saper fare un salto di qualità. Credo diventi sempre più necessaria nel contrasto ai player delle droghe la piena attuazione dell’indicazione contenuta nel trattato di Lisbona su una Procura europea che sia grado di contrastare le mafie a livello sovranazionale”, ha aggiunto Orlando. “L’approccio meramente repressivo è stato pregiudizievole e sicuramente restringente, e non si è fatto carico delle fragilità. La condanna senza cercare di capire quelle fragilità è stata una collettiva autoassoluzione rispetto ai fallimenti collettivi che riguardano quota parte ciascuno di noi” aggiunge. “Oggi si tratta di costruire una strategia ampia che coinvolga molti ambiti, la famiglia, le scuole, il sistema sociale e sanitario che devono puntare a integrarsi”. “La droga riguarda i giovani ma non solo i giovani, riguarda le fasce vulnerabili della società ma non più solo quelle, riguarda anche le cosiddette èlite. Questa rappresentazione della realtà ci dice che forse questo fenomeno ha molto a che vedere con le ragioni per cui società si è guastata e ha molto a che vedere con la solitudine” conclude il ministro del Lavoro Andrea Orlando.
(ITALPRESS).
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