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GENOVA (ITALPRESS) – Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha visitato i cantieri del Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova, il più imponente progetto di mobilità sostenibile in corso in Italia, esteso con 30 fronti di scavo su 12 grandi cantieri dal Piemonte alla Liguria, coinvolgendo oltre 5.000 persone e 2.300 aziende, piccole e medie (dirette e indirette), quasi tutte italiane. L’opera è realizzata dal General Contractor guidato da Webuild per conto di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), sotto l’egida del Commissario straordinario di Governo Calogero Mauceri, e ha raggiunto il 77% di avanzamento lavori, grazie ad un sistema di produzione attivo 24 ore al giorno 7 giorni su 7. Il Presidente del Consiglio era accompagnato, oltre che dall’Amministratore Delegato di Webuild, Pietro Salini, dal Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, dal Prefetto Renato Franceschelli, dagli Amministratori Delegati di Ferrovie dello Stato e Rete Ferroviaria Italiana, Luigi Ferraris e Vera Fiorani, dal Commissario Straordinario di Governo per il Terzo Valico, Calogero Mauceri, dall’Amministratore Delegato di Italferr, Andrea Nardinocchi.
Con i suoi 53 km complessivi di ferrovia, la nuova linea ad alta capacità veloce collegherà Genova a Milano in meno di un’ora e rafforzerà i collegamenti dell’Italia con l’Europa, portando l’alta velocità fino al porto della città ligure, da cui ogni giorno oltre 100 treni potranno arrivare fino a Rotterdam. Fa parte della rete TEN-T Reno-Alpi di collegamento con l’Europa, ed è uno dei 16 progetti della Rete TEN-T che il Gruppo sta realizzando in Italia.
Il tracciato è estremamente complesso e si sviluppa per il 70% in galleria, attraversando uno dei contesti geologici più complessi al mondo, che hanno comportato una attenzione ancora maggiore su tutte le misure messe in campo per garantire la sicurezza delle persone al lavoro nel cantiere in tutte le fasi di produzione. Su tutto il percorso sono state adottate diverse tecniche di scavo, in considerazione delle differenti caratteristiche dei terreni, secondo stringenti criteri di sostenibilità, dai cantieri integrati con l’ambiente, ai sistemi di riutilizzo dei materiali di scavo, alla salvaguardia delle sorgenti d’acqua. Una volta in funzione, l’opera permetterà di diminuire del 33% i tempi di percorrenza sulla tratta Genova-Milano e, rispetto al tradizionale trasporto su gomma, si abbatteranno del 29% i consumi energetici e si ridurranno del 55% le emissioni di CO2 nell’atmosfera.
“Un cantiere – sottolinea Webuild – che è anche un grande laboratorio per innovare, garantendo sicurezza per i lavoratori e formazione professionale. Il progetto è stato anche inserito nel programma “Scuola dei Mestieri”, l’iniziativa lanciata su scala nazionale da Webuild per favorire la formazione di operai specializzati e l’inserimento nel mondo del lavoro di nuove risorse nel settore costruzioni, a supporto dell’ampio piano di sviluppo infrastrutturale che il Governo sta realizzando anche attraverso il PNRR”.
Webuild è leader mondiale nella realizzazione di infrastrutture per la mobilità sostenibile e vanta un track record che include oltre 13.600 km di ferrovie e metropolitane e circa 2.400km di tunnel. A Genova, ha già realizzato in tempi record il nuovo Ponte Genova San Giorgio. In Italia, sta realizzando tratte rilevanti della Linea AV Napoli/Bari e della Linea Ferroviaria AV/AC Verona/Padova, tratte della linea ferroviaria Palermo-Catania-Messina, nuove tratte della Strada Statale Jonica in Calabria e nuove linee e stazioni metro a Roma, Milano e Napoli.
(ITALPRESS).


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