“Abbiamo difeso il lavoro e la produzione in un’area della montagna bolognese che non poteva sopportare una cesura di tale portata, sociale ed economica. Quello raggiunto è il miglior risultato possibile e il punto dal quale ripartire. Un risultato che si deve all’impegno delle istituzioni e del territorio, ai nuovi investitori che hanno deciso di scommettere nella nostra terra, ma soprattutto allo straordinario senso di responsabilità e alla forza dimostrate in questi mesi dalle lavoratrici – con il loro ininterrotto presidio – e dai sindacati. Siamo all’inizio di un nuovo percorso, certamente lungo, che ci vedrà attenti affinché tutti gli impegni che ciascuno ha preso si realizzino”.
Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, dopo la firma del verbale d’accordo per la Saga Coffee di Gaggio Montano (Bo). Con il passaggio alla NewCo degli investitori Triulzi-Minifaber si rilancia il sito produttivo e si salvaguarda l’occupazione.
La sottoscrizione dell’intesa, già approvata dall’assemblea di lavoratrici e lavoratori, questo pomeriggio in Viale Aldo Moro, a Bologna, tra la Regione Emilia-Romagna, Città Metropolitana di Bologna, Comune di Gaggio Montano, Evoca Group, Tecnostamp Triulzi Group Srl, Minifaber Spa, Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Rsu.
Dopo la crisi apertasi ai primi dello scorso novembre, la nuova pagina per il sito produttivo montano si aprirà con la nascita di una NewCo (nuova società) che rileverà azienda e forza lavoro da Evoca. Questo grazie al piano industriale e agli investimenti di Tecnostamp Triulzi Group Srl e Minifaber Spa, cui a cui si è arrivati dopo una lunga vertenza che ha visto da un lato la Regione con l’assessore Colla, lavoratrici, sindacati, Città Metropolitana di Bologna, Comune di Gaggio Montano e dall’altra la proprietà di Saga Coffe (Gruppo Evoca) e i nuovi investitori.
“Ringraziamo tutti i sottoscrittori- aggiungono Bonaccini e Colla-: Evoca che ha accompagnato il progetto industriale, Tecnostamp Triulzi e Minifaber per l’impegno nel progetto di sviluppo, le organizzazioni sindacali nella responsabilità e capacità di mediazione, ma in particolare, lo ribadiamo, le lavoratrici e i lavoratori con le loro iniziative democratiche, composte ma ferme nella volontà tornare ad avere un lavoro. La Regione- assicurano- si impegna con i propri strumenti, legislativi e operativi, a sostenere gli investitori nel loro piano. Questo sia per la parte di ricerca e sviluppo che per le applicazioni innovative e ambientali e le esigenze di formazione dei lavoratori. Allo stesso tempo, si impegna ad accompagnare coloro che non troveranno posto nel nuovo progetto, verso una possibile ricollocazione. Tutte azioni, queste, previste dal Patto per il Lavoro e per il Clima sottoscritto dalle forze sociali ed economiche emiliano-romagnole”.
L’Accordo in sintesi
Per quanto riguarda il piano industriale, Saga ed Evoca da una parte e gli investitori dall’altra hanno definito termini e condizioni di un progetto finalizzato alla riqualificazione industriale del sito e alla successiva cessione dello stesso, da effettuarsi dopo l’operazione di conferimento da parte di Saga (in una nuova società) del ramo d’azienda dedicato all’assemblaggio di macchine per il caffè a uso professionale e alla lavorazione di lamiera e verniciatura a polvere.
Nello specifico, il piano della NewCo prevede, nel quadriennio 2022-2026, il potenziamento e la modernizzazione degli impianti di lavorazione della lamiera esistenti; l’investimento in nuove tecnologie di trasformazione, quali lo stampaggio di materie plastiche e di materiali compositi, con particolare attenzione alla sostenibilità; lo sviluppo di applicazioni in un’ottica di economia circolare; il passaggio del sito da una logica “captive” (solo macchine del caffè) a una logica “custom” (in grado di adattarsi a una varietà di settori di sbocco) per consentire agli investitori di assumere il ruolo di terzisti nei settori plastica e lamiera.
A livello occupazionale, è previsto il riassorbimento dalla NewCo di un numero di lavoratori di Saga pari a 137 unità complessive rispetto agli attuali 196 dipendenti operanti presso il sito. Numero che salirebbe a 150 con all’ingresso di Invitalia nel capitale della costituenda società che vuole rilevare lo stabilimento. L’attività di impresa, è stato assicurato, avrà una continuità operativa del sito per un periodo non inferiore ai tre anni dalla data di inizio dell’operatività industriale.
Nei confronti del personale riassorbito da parte di Saga Coffee sono previsti incentivi economici che variano a seconda della tempistica del passaggio dei lavoratori alla nuova società. Al personale verrà garantita una protezione sociale attraverso la Cassa integrazione guadagni straordinaria: l’ammortizzatore sociale decorrerà entro i primi dieci giorni di marzo 2022 per almeno 12 mesi. Al fine di attenuare gli effetti economici della Cigs, durante il periodo di durata della stessa Saga si impegna a erogare a ciascun lavoratore (senza distinzione alcuna tra full-time e part-time) un importo lordo di 20 euro per ciascuna giornata di sospensione.
Le parti hanno concordato di dare avvio e concludere positivamente, con accordo sindacale, una procedura di riduzione del personale, al fine di consentire l’uscita del personale non riassorbito” con criterio non oppositivo. Per ciascun lavoratore non riassorbito che cessi il rapporto di lavoro con Saga, quest’ultima si impegna a riconoscere un incentivo che si articolerà in base alle diverse categorie di destinatari (pensionamento, lavoratori part-time e full-time, ricollocamento infra-gruppo).