ROMA (ITALPRESS) – A Mariupol continua la battaglia dell’Azovstal mentre si tenta di mettere in salvo le persone rimaste intrappolate in città e nello stabilimento. Intanto, però, le sirene suonano in tutta l’Ucraina e l’offensiva prosegue. La guerra è al giorno numero settantuno. In base ai dati dell’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina, ad oggi nel conflitto 221 bambini sono morti e almeno 408 sono rimasti feriti. “Nessuno può dire per quanti giorni durerà ancora questa guerra ma credo che la nostra Festa della Liberazione si stia avvicinando”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un discorso al popolo danese nell’anniversario della liberazione della Danimarca dall’occupazione nazista. Secondo lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, nella città di Kharkiv e nell’area nord della città di Izyum i bombardamenti continuano. Nel frattempo, in base all’ultimo aggiornamento dello Stato maggiore, le forze russe “hanno perso il controllo su diversi insediamenti al confine delle regioni di Mykolayiv e Kherson” e la difesa ucraina avrebbe respinto “undici attacchi” nelle regioni di Donetsk e Lugansk nelle ultime 24 ore.
Nella notte, le sirene di allarme antiaereo sono state attivate in tutta l’Ucraina. Secondo quanto riporta Kyiv Independent, gli allarmi sono scattati a Kiev, Kharkiv e nelle regioni di Dnipropetrovsk, Donetsk, Khmelnytsky, Cherkasy, Zhytomyr, Poltava, Ivano-Frankivsk, Kirovohrad, Vinnytsia, Volyn, Chernivtsi, Zakarpattia, Mykolaiv, Leopoli, Ternopil, Odessa e Zaporizhzhia. A Kramatorsk attacchi aerei hanno colpito alcune aree residenziali della città e ci sarebbero feriti, riferisce il sindaco Oleksandr Honcharenko, citato Kyiv Independent. Intanto l’operazione di evacuazione ha messo fine all’incubo per tanti residenti di Mariupol. Ieri “344 persone sono state messe in salvo dalla città e dai suoi sobborghi”, ha spiegato Zelensky in un videomessaggio. “Stiamo negoziando – ha aggiunto – e speriamo di continuare a salvare le persone dall’Azovstal, da Mariupol. Ci sono ancora i civili, donne e bambini”.
Nel frattempo Mosca ha annunciato un cessate il fuoco di tre giorni a partire da oggi per poter aprire un corridoio umanitario dall’acciaieria Azovstal e consentire così l’evacuazione dei civili. “Durante questo periodo – si legge in una comunicazione sul canale Telegram del ministero della Difesa russo -, le Forze armate russe e le formazioni della Repubblica popolare di Donetsk cessano unilateralmente qualsiasi ostilità, le unità vengono ritirate a distanza di sicurezza”, in modo che i civili possano spostarsi “in qualsiasi direzione scelgano, sia nel territorio della Federazione Russa che nelle aree sotto il controllo delle autorità di Kiev”.
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