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PALERMO (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Palermo ha eseguito una misura cautelare, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 10 persone, di cui 1 in carcere, 4 colpiti dagli arresti domiciliari e 5 destinatari di
obbligo di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria.
Nei confronti di 3 dei destinatari dell’ordinanza cautelare, inoltre, sono state disposte misure interdittive della
durata di un anno.
Gli indagati sono accusati di corruzione, turbata libertà degli incanti, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente, riciclaggio, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Con il medesimo provvedimento il G.I.P. ha disposto il sequestro di oltre 700.000 euro quale prezzo del reato di corruzione, nonchè, a carico di 3 società, il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione per un anno.
Le indagini hanno tratto origine dagli approfondimenti investigativi svolti sull’enorme mole di risultanze acquisite nel corso dell’operazione “Sorella Sanità”, che, nel maggio del 2020, ha portato all’esecuzione di misure cautelari personali nei confronti di 13 persone, 7 dei quali (compresi due importanti
pubblici ufficiali con incarichi apicali nell’ambito della sanità siciliana) già condannati in primo grado con rito abbreviato a pesanti pene detentive.
Gli elementi acquisiti hanno consentito di individuare ulteriori presunti responsabili e di ipotizzare nuove ipotesi di corruzione e di turbativa relative a importanti procedure di gara in ambito sanitario, non ricomprese nella precedente indagine, il cui valore complessivo sfiora i 700 milioni di euro.

– foto: ufficio stampa Guardia di Finanza

(ITALPRESS).


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