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SIRACUSA (ITALPRESS) – Si è tenuta a Siracusa la manifestazione dedicata alla moda e agli stilisti siciliani dal titolo “I Panni di Venere”. Si tratta di un evento promosso dall’associazione regionale ASA (Associazione Siciliana Artigiani), da CNA Federmoda Sicilia e in collaborazione con l’Accademia Nazionale dei Sartori, che ha mosso i suoi primi passi il 9 e 10 dicembre 2022.
Obiettivo della manifestazione è stata la creazione di un network stabile di operatori della moda, con particolare riferimento al “su misura” uomo/donna frutto della espressione di stilisti siciliani. Si è trattato di un’edizione “zero” che verrà resa stabile dagli organizzatori secondo un principio itinerante e su base annuale, in modo da toccare i territori siciliani sempre più attraenti anche in chiave turistica ed esperienziale.
La due giorni è stata caratterizzata da un primo momento collettivo di analisi e pianificazione strategica che ha coinvolto 12 operatori, provenienti da diverse parti della Sicilia, che hanno condiviso criticità ed opportunità di un comparto identitario dell’artigianato siciliano, portatore di competenze altamente professionali e riconosciute in tutto il mondo. E’ stata l’occasione per definire le azioni più importanti da porre in essere già dal 2023, secondo un percorso di interventi di breve, medio e lungo periodo e con l’impegno chiaro di ridare voce e valore al pregio della manualità e del bello “cucito” addosso.
La giornata conclusiva della manifestazione è stata il 10 dicembre, con un percorso giornaliero che ha impegnato stiliste e stilisti nella “mise en place” delle proprie creazioni, presentate poi nel momento pubblico della sera. Come anticipato hanno partecipato 12 professionisti della moda di ambito regionale, nel dettaglio: Claudia Schembari di Syrtaria l’Arte del Cucito di Siracusa, Rita Guarino dell’omonimo atelier di Sortino (SR), Eugenio Vazzano di Factory a Melilli (SR), Samuele Gallo della sartoria SG Samuele Gallo di Palazzolo Acreide (SR) e Catania, Mauro Crimi della Sartoria Crimi di Palermo, Calogero Scarantino della camiceria Medea Lillo Scarantino di Caltanissetta, Lorenzo Sparatore dell’omonima sartoria di Ragusa, Leonardo Maltese della Sartoria Maltese di Vittoria (RG), Loredana Lombardo dell’Atelier Lombardo di Palermo, Claudio Italiano della Sartoria Italiano di Palermo, Lucia Lacognata dell’omonima sartoria di Ragusa e Lucia Caccamo dello Studio Stilistico Lucia Caccamo di Floridia (SR). A far parte di questo gruppo anche la francofontese Lidia Mallia.
La serata ha visto una rappresentazione “statica” delle principali realizzazioni all’interno di autentiche cornici, così da valorizzare l’identità delle singole sartorie, per poi passare ad una autentica sfilata con i capi di punta mostrati a beneficio di operatori del settore, giornalisti e addetti ai lavori. All’evento hanno preso parte anche il presidente nazionale di CNA Dario Costantini e il direttore generale del dipartimento attività produttive Carmelo Frittitta.
“Si tratta di una chiara occasione di valorizzazione dei prodotti sartoriali su misura realizzati da artigiane e artigiani siciliani – afferma Vincenzo Geloso presidente di ASA – un momento di sublimazione del bello che mostra il saper fare dell’artigianato siciliano”.
“Lavoriamo affinchè questo sia un primo evento costitutivo di un gruppo della moda su misura – affermano Claudia Schembari e Rosetta Tuttolomondo rispettivamente presidenti di CNA Federmoda Siracusa e Sicilia – con la prerogativa di valorizzare le produzioni all’interno delle maggiori manifestazioni espositive nazionali ed internazionali favorendo, tra le altre cose, il fondamentale processo di trasferimento delle competenze tra operatori professionisti e giovani aspiranti stiliste/i. Un processo che mira a sostenere uno dei comparti più apprezzati della Sicilia”.
“Lavorare per affermare il valore autentico e indiscusso delle realizzazioni sartoriali su misura – ha chiosato il delegato per l’Accademia Nazionale dei Sartori Mauro Crimi – ribaltando il paradigma odierno che vive di uno sfrenato consumismo e di una cultura dell’usa e getta. La sartoria è qualità e sostenibilità, è gusto di un fare antico che si è reinventato innovando e creando. Dalla sartoria su misura parte un segnale forte anche verso i giovani, perchè dalla cultura artigiana può ripartire il Mezzogiorno e l’intero sistema Paese”.
-foto ufficio stampa CNA-
(ITALPRESS).


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