Nell’ambito dei controlli a largo raggio in zona Stazione storica a Reggio Emilia, ieri poco prima della mezzanotte una pattuglia delle Volanti procedeva, in viale Regina Margherita, al controllo di un giovane che alla vista dell’auto con i colori di istituto cambiava direzione allontanandosi con fare elusivo. Il soggetto – poi risultato un 27enne – si mostrava fin da subito agitato, insofferente al controllo, tremolante e con una gran fretta di allontanarsi. Ad esplicita richiesta degli operatori circa la sua presenza in orario notturno in zona stazione da solo, il ragazzo non riusciva a fornire idonea giustificazione.
In seguito ai necessari controlli, il 27enne veniva trovato in possesso di sostanza di colore marrone che, a seguito del narco-test eseguito da parte di personale del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, risultava essere sostanza stupefacente di tipo hashish del peso di circa 53 grammi, nonché quattro involucri termosaldati che sottoposti al narco-test risultavano contenere hashish (1,3 grammi) e marijuana (1,2 grammi), la somma di 490 euro in contanti e un mini telefono cellulare, che il giovane non poteva possedere essendo gravato dal provvedimento dell’Avviso Orale del Questore di Reggio Emilia emesso nel settembre 2021 nel quale si fa espressa menzione del “divieto di possedere o utilizzare, in tutto o in parte, qualsiasi apparato radiotrasmittente”, tra i quali rientrano anche i telefoni cellulari.
Dovuti accertamenti in Banca Dati hanno poi rivelato come a carico del giovane risultassero alcuni precedenti di Polizia in materia di stupefacenti. Pertanto, gli agenti optavano per una perquisizione domiciliare all’esito della quale venivano rinvenuti numerosi involucri risultati contenere sostanza stupefacente del tipo marjuana e hashish per un peso complessivo di circa 3 kg.
Al termine dei necessari adempimenti, il 27enne presunto reo, è stato tratto in arresto per l’ipotesi di reato di traffico di sostanza stupefacente, e il materiale presumibilmente utilizzato per l’attività illecita veniva sottoposto a sequestro. L’uomo è stato quindi messo a disposizione dell’AG per il giudizio direttissimo, all’esito del quale gli è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere.