Il Presidente Andrea Massari ha incontrato ieri le associazioni di categoria regionali CNA, LEGACOOP, CONFCOOPERATIVE, ANCE, Feneal UIL, CUP, Fillea – CGIL, Confartigianato e Filca – CISL per condividere un tema di grande preoccupazione legato al decreto approvato dal CDM lo scorso 16 febbraio, che interrompe improvvisamente ed inaspettatamente la cessione dei crediti e lo sconto in fattura, non risolvendo, ma, anzi, aggravando il tema dei crediti incagliati legati ai bonus edilizi.
Secondo le stime del Governo, si tratta di 19 miliardi di euro, già maturati, che, se non pagati, mettono a rischio 90.000 cantieri di ristrutturazione delle abitazioni in tutto il territorio italiano.
Per sbloccare i crediti pregressi, occorre, sostengono le associazioni, prevedere un intervento di acquisto dei crediti da parte di un acquirente pubblico, anche coinvolgendo le grandi imprese partecipate, oltre al necessario coinvolgimento degli istituti di credito.
Richieste, queste, che le associazioni già stanno avanzando al Governo e che, a livello regionale, chiedono ad UPI di sostenere, intervenendo con una logica di sistema, cercando di dare il proprio contributo per ridimensionare un problema di grandissima portata, con conseguenze pesanti su tutto il sistema impresa, sui cittadini e sulle famiglie.
L’obiettivo è pertanto quello di dare voce, anche attraverso le associazioni che rappresentano gli enti locali del territorio, a questo grido di allarme e UPI, che ha condiviso questa mattina, nel corso del Direttivo regionale dei Presidenti delle Province dell’Emilia-Romagna, che lo hanno sottoscritto, impegnandosi a riportare nelle sedi opportune e per quanto di competenza questo grave problema, cercando di contribuire al raggiungimento di quegli obiettivi internazionali ed europei sull’efficientamento energetico e sulla sostenibilità ambientale, che impongono stabili strumenti di sostegno pubblico per intervenire in modo efficace sul patrimonio edilizio.