La costante attività di pattugliamento e di controllo delle persone e dei veicoli circolanti sulla viabilità ordinaria ed autostradale da parte della Polizia Stradale di Modena e della Sottosezione di Modena Nord, ha permesso nel fine settimana coincidente con il ponte del 2 giugno, di svolgere la seguente attività:
nella notte del 4 giugno scorso, un cittadino italiano, mentre si trovava alla guida della propria autovettura, rimaneva coinvolto in un incidente stradale senza feriti avvenuto nei pressi del casello autostradale di Modena Nord. La pattuglia della Polizia Stradale giunta sul posto per eseguire i rilievi infortunistici, sottoponeva ad alcoltest il conducente accertando così che l’uomo si trovava in stato di ebbrezza alcolica con un tasso circa tre volte quello consentito dalla legge. Oltre a contestare la violazione al Codice della Strada aggravata perché il fatto avvenuto in orario notturno con conseguente denuncia all’Autorità Giudiziaria, la pattuglia procedeva al ritiro della patente di guida per la relativa sospensione.
Analogamente, nella stessa notte, durante il pattugliamento delle strade interessate dalla movida modenese, veniva fermato alla guida di un autovettura un giovane italiano, 23enne, dopo che lo stesso poneva in essere manovre pericolose e contrarie alle norme comportamentali fissate per la sicurezza stradale. La pattuglia, attirata proprio dall’atteggiamento di guida rischioso, sottoponeva il conducente a controllo del tasso alcolemico il quale risultava positivo e pari a 2.40 g/l, con contestuale denuncia e ritiro della patente di guida per la successiva sospensione. In virtù dell’elevato tasso alcolemico, il veicolo, di sua proprietà, veniva sottoposto a sequestro amministrativo ai fini della confisca.
Sempre nell’arco dei controlli relativi al ponte del 2 giugno, pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale di Modena Nord, fermava per un normale controllo un complesso veicolare condotto da un cittadino italiano che percorreva l’autostrada del Sole A/1 in direzione sud. In sede di controllo della documentazione del veicolo e del titolo di guida del conducente nonché della strumentazione di bordo, emergeva che il dispositivo cronotachigrafo che misura la velocità e le ore di guida, era stato manomesso e che i sigilli che ne garantiscono il regolare funzionamento erano stati rimossi. L’uomo alla guida, veniva quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di cui all’art. 437 C.P. (rimozione doloso di cautele atte a prevenire infortuni sul lavoro – tachigrafo manomesso).
Oltre alla sanzione penale, al conducente e alla ditta, società con sede in Italia, venivano contestate le violazioni al codice della strada per inottemperanze riferite alle norme che regolano le registrazioni dei tempi di guida e di riposo, nonché veniva richiesto l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro per accertamenti inerenti la sicurezza sul lavoro ai fini delle verifiche presso la sede della ditta da cui dipende il conducente.