Anche gli agricoltori titolari di mutui relativi a edifici sgomberati o inagibili, o attività agricole divenute improduttive per effetto di alluvione o frane, potranno chiedere agli istituti di credito una sospensione delle rate fino all’agibilità (o all’abitabilità) dell’immobile e alla riattivazione del terreno produttivo, comunque non oltre la data di cessazione dello stato di emergenza.
Lo stabilisce un’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, in merito a ulteriori interventi urgenti di Protezione civile a seguito delle avverse condizioni meteorologiche che, a partire dal 1^ maggio 2023, hanno colpito il territorio delle province di Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.
“Mentre le quasi 21mila aziende agricole colpite da alluvione o frane stanno facendo i conti con le perdite e i danni subiti, come Regione continuiamo a lavorare per definire le stime e i primi provvedimenti da attuare, in un confronto costante con agricoltori e allevatori e, al tempo stesso, con il Governo e la Commissione Ue- commentano Irene Priolo e Alessio Mammi, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega alla Protezione civile e assessore all’Agricoltura-. La nostra richiesta, accolta, di sospendere i mutui anche per gli agricoltori e per i terreni agricoli colpiti da alluvione o franati è una delle misure che verranno messe in campo a sostegno di un settore che ha riportato danni pluriennali, e su cui la Regione sta già intervenendo con risorse proprie”.
L’ordinanza
L’articolo 8 dell’ordinanza sancisce che i soggetti titolari di mutui relativi a edifici sgomberati o inagibili, o alla gestione di attività di natura commerciale ed economica, anche agricola, svolte negli stessi edifici, o ancora – nel caso dell’agricoltura – effettuata nei terreni franati o alluvionati, hanno diritto di chiedere agli istituti di credito e bancari una sospensione delle rate dei mutui, optando tra la sospensione dell’intera rata e quella della sola quota capitale. Questo fino all’agibilità o all’abitabilità dell’immobile e comunque non oltre la data di cessazione dello stato di emergenza come nel caso dei terreni agricoli. La richiesta di sospensione delle rate andrà fatta presentando un’autocertificazione del danno subito.