Più risorse per le imprese del turismo, per includere anche quelle che hanno subito i danni indiretti dell’alluvione in tutti i territori della Costa Romagnola.
Come anticipato dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dall’assessore regionale a Turismo e Commercio, Andrea Corsini giusto una settimana fa, nel corso di un incontro con le associazioni regionali di categoria, oggi, anticipata da una telefonata, è partita la lettera di richiesta alla ministra del Turismo, Daniela Santanchè, dello stesso assessore Corsini per precisare meglio la linea della Regione condivisa con le associazioni di settore.
In ballo c’è la prima tranche di risorse, 10 milioni di euro, che dovrebbe diventare operativa con la conversione del Decreto Legge 61 del 1^ giugno, per risarcire alberghi, campeggi, strutture ricettive dedicate all’ospitalità, gli stabilimenti balneari e termali, i parchi tematici e di divertimento, i porti turistici, il settore fieristico, bar, ristoranti e agriturismi.
Come è noto, si legge nella lettera, “gli operatori turistici delle costa romagnola, ancorché non direttamente interessati dai danni materiali dell’alluvione, hanno subito e stanno ancora subendo danni economici indiretti, anche rilevanti, derivanti da disdette e cali di prenotazioni a causa dell’impatto delle immagini dell’alluvione che sono circolate sui media nazionali ed internazionali, solo in parte mitigati dalla importante campagna comunicativa che si è prontamente attivata con la collaborazione del ministero del Turismo stesso”.
Proprio per questa ragione vanno considerati tutti Comuni delle province della Costa Romagnola – Ravenna, Rimini, Ferrara e Forlì-Cesena – anche se non inseriti nell’Allegato 1 del decreto dove vengono elencati tutti i territori ricompresi nella misura del Governo.
E in virtù di questo ampliamento, chiude Corsini, si chiede al Ministero “di valutare la possibilità di incrementare il plafond complessivo delle risorse stanziate per i ristori” che al momento, come detto, ammontano a 10 milioni di euro.