I Carabinieri della Stazione di Bologna San Ruffillo hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con applicazione del braccialetto elettronico, nei confronti di un 36enne originario di Faenza ma domiciliato a Bologna, celibe, già noto alle forze dell’ordine, operaio, indagato per atti persecutori nei confronti di una 51enne bolognese.
Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, su richiesta della Procura della Repubblica. La donna, verso la fine dello scorso mese di maggio, si era rivolta ai Carabinieri di via San Ruffillo per sporgere querela nei confronti di un uomo conosciuto casualmente verso la fine dello scorso mese di gennaio mentre si trovava in fila al supermercato. Solo poche parole scambiate con la donna e l’uomo si è fatto subito avanti, invitandola a cena fuori. La donna, dopo avergli risposto negativamente, ha accettato di prendere un caffè al bar, spiegando di essere sposata e di non avere alcuna intenzione di avviare una nuova relazione.
Nei giorni successivi l’uomo, mettendo insieme le informazioni acquisite durante la chiacchierata con la donna, è riuscito a reperirne altre più personali, iniziando dapprima a contattarla sul suo profilo facebook, inviandole una richiesta di amicizia e poi telefonandole mediante numeri diversi, tutto per tentare di convincerla a rivedersi. Da gennaio a maggio è stato un susseguirsi di messaggi e telefonate che la donna ha ricevuto da parte dell’uomo il quale, dopo essere stato bloccato sull’utenza telefonica precedentemente utilizzata, ha pensato bene di ricontattarla utilizzandone una nuova. Nei messaggi il 36enne evidenziava una certa ossessione, asserendo che teneva molto a lei e a sapere come stava, e di stare male all’idea di non poterla più vedere. In una circostanza, il 36enne, verso la metà dello scorso mese di maggio, l’ha seguita presentandosi a sua insaputa all’interno di un bar del centro cittadino, dove la donna si trovava in compagnia di una sua amica, costringendola così ad allontanarsi.
Adesso il 36enne è stato sottoposto alla misura cautelare del Giudice.