Per più di un anno ha subito e sopportato minacce, umiliazioni e gravi offese da parte del figlio convivente, tanto da desiderare di interrompere la convivenza con lo stesso e di volerlo allontanare dalla propria abitazione. Lui, un 25enne che per circa un anno e quotidianamente sfogava la sua rabbia per futili motivi sulla madre, mettendo in atto una serie di condotte illecite e reiterate, fino all’ultimo episodio avvenuto il 16 maggio scorso, in cui in preda alla rabbia ha iniziato ad inveire verso la donna con fare violento e aggressivo, minacciandola e offendendola pesantemente.
La madre, terrorizzata, ha contattato subito i carabinieri di Campagnola Emilia, che sul posto si accorgevano all’istante dello stato di agitazione del giovane che manifestava aggressività anche verso gli stessi militari. A seguito dell’ultimo grave fatto la donna ha trovato la forza e il coraggio di raccontare tutto ai carabinieri. Al termine delle indagini il 25enne è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica per il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi. La Procura reggiana ha immediatamente richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti del ragazzo della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, con il divieto assoluto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima, mantenendo una distanza di almeno 250 metri, e il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo, anche indirettamente con la vittima.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri da più di un anno, la donna era costretta a sopportare con cadenza quotidiana il comportamento prepotente e violento del figlio che in preda all’ira rompeva anche oggetti e mobili di casa, offendeva e minacciava la donna, proibendole anche di vedere le altre due figlie.
L’altro ieri, i militari della stazione di Campagnola Emilia che hanno seguito le indagini, ricevuta l’ordinanza applicativa della misura cautelare, vi hanno dato esecuzione sottoponendo il 25enne al provvedimento cautelare. Il relativo procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.