Nei giorni scorsi l’Ufficio Passaporti della Questura di Bologna ha concluso una complessa attività investigativa che ha portato alla luce una frode per ottenere passaporti italiani.
La vicenda coinvolge due individui che si recavano presso il Consolato d’Italia Erbil (IRAQ) presentando i documenti a sostegno di una richiesta di iscrizione presso l’A.I.R.E. (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero), con l’obiettivo finale di ottenere un passaporto italiano.
Le indagini, grazie alla collaborazione tra l’Ufficio Passaporti della Questura di Bologna e il Comune di Bologna, mettevano in luce discrepanze nei documenti italiani ed iracheni in possesso dei predetti soggetti.
Ulteriori accertamenti hanno poi rilevato che i documenti risultavano essere oggetto di furto e successivamente contraffatti: i soggetti venivano quindi denunciati per possesso di documenti falsi validi per l’espatrio, ricettazione e falsa attestazione a Pubblico Ufficiale.
A seguito dell’attività svolta, finalizzata a garantire l’integrità del processo di rilascio dei passaporti italiani e prevenire abusi, è stata redatta comunicazione di notizia di reato a carico dei responsabili.