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Reggio Emilia: lite in famiglia, in due aggrediscono gli agenti della Polizia di Stato. ArrestatiNel primo pomeriggio di ieri, domenica 10 settembre, personale della Squadra Volanti di Reggio Emilia è intervenuto in un immobile di via San Zenone a seguito di una segnalazione pervenuta alla locale Sala Operativa in merito a urla e forti rumori provenienti proprio dall’abitazione. Dopo il tempestivo arrivo, gli agenti udivano immediatamente delle urla e, dopo vari tentativi, riuscivano a fare ingresso all’interno dell’ immobile al cui interno trovavano una famiglia composta da sei soggetti di origine sudamericana.

Non appena fatto ingresso gli operatori notavano l’appartamento totalmente in disordine, con vari suppellettili e indumenti gettati a terra e la porta della cucina danneggiata con tracce ematiche lungo la stessa. Contestualmente veniva individuato un primo soggetto che mostrava vistose escoriazioni all’altezza della fronte e alle nocche e una t-shirt sporca di sangue.

Dopo aver appurato che la richiesta di intervento era scaturita da un’accesa lite tra due componenti della famiglia per motivi legati a problemi di convivenza, gli agenti procedevano alle consuete attività di identificazione. Durante queste attività due soggetti, il padre 47enne ed il figliastro 24enne, riprendevano a litigare sferrandosi vicendevolmente pugni e calci. Gli operatori tentavano di dividerli ma, nonostante le continue intimazioni a tornare alla calma, i due soggetti continuavano con scatti di ira, scagliandosi anche contro gli operatori e aggredendoli con pugni al volto e agli arti superiori.

Grazie al tempestivo intervento di altre pattuglie si riusciva a separare i litiganti e a neutralizzarli, riportando alla calma la situazione. I due operatori della Polizia di Stato venivano trasportati al locale Pronto Soccorso per le cure del caso e, al termine della valutazione medica, entrambi venivano dimessi con una prognosi di 5 giorni.

Conclusi gli accertamenti di rito, i due soggetti venivano tratti in arresto per i reati di lesioni aggravate e resistenza a Pubblico Ufficiale e posti immediatamente a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del giudizio direttissimo.


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