I nomi erano accattivanti, gli alloggi arredati in maniera funzionale, i prezzi abbordabili e le recensioni dei turisti italiani e stranieri sono risultate molto positive. Ma erano del tutto abusivi i tre B&B che la Polizia locale di Modena ha individuato nelle scorse settimane nel centro storico della città sanzionando proprietari e gestori, oltre a segnalare la situazione all’Agenzia delle entrate e agli uffici comunali che provvederanno alla verifica sulle diverse imposte non pagate.
Le strutture recettive erano in palazzine del centro e venivano pubblicizzate su diverse piattaforme, come booking.com e bedandbreakfast.it, sfruttando il significativo aumento dei flussi turistici che Modena sta registrando negli ultimi anni, però erano sprovviste della prescritta autorizzazione comunale, quindi, del tutto sconosciute al fisco e nemmeno comunicavano alla Questura la presenza degli ospiti.
Gli accertamenti del Nucleo antievasione tributaria (Nat) della Polizia locale, con la collaborazione degli operatori del centro storico, sono partiti in due casi dalle segnalazioni degli abitanti dei palazzi, incuriositi da via vai di persone, spesso straniere, mentre in un terzo caso l’indagine ha preso il via da un ingresso errato in Ztl. Il turista, infatti, in assoluta buona fede, ha contattato la Polizia locale per chiedere di evitare la sanzione visto che alloggiava in una struttura turistica in centro storico. Il controllo incrociato dei dati ha permesso di individuare il B&B abusivo che si pubblicizzava come residenza “chic” ed era gestito da due donne modenesi, entrambe di 58 anni, che avevano preso in affitto l’appartamento e lo avevano trasformato in un bed and breakfast senza preoccuparsi di Scia e autorizzazioni. Oltre alla sanzione da 500 euro hanno ricevuto anche le sanzioni, per oltre 600 euro, per l’omessa comunicazione alla Questura dell’ospitalità di tre persone. Il prezzo pagato dai turisti era di 114 euro a notte.
La sanzione da 500 euro per la mancanza dell’autorizzazione è scattata anche per il modenese di 37 anni che gestiva l’alloggio “incantevole”, così era denominato sulle piattaforme, e al momento del controllo ospitava due ignari turisti francesi ai quali aveva fatto pagare anche l’imposta di soggiorno, senza versarla al Comune, però.
Il terzo B&B abusivo, anche in quel caso sanzione da 500 euro, era gestito da un carpigiano di 33 anni. Durante il controllo è emerso che vi alloggiavano tre militari americani di passaggio a Modena, ma gli operatori della Polizia locale hanno individuato anche un’altra situazione irregolare nella stessa palazzina: un romano di 23 anni aveva subaffittato una stanza a un giovane friulano senza registrare il contratto e percependo quindi in “nero” il relativo canone.
Anche in questo caso, come nei tre B&B abusivi, oltre alle sanzioni sono partite le segnalazioni qualificate all’Agenzia delle entrate per l’avvio degli accertamenti tributari e agli uffici comunali che verificano la regolarità delle imposte come Tari, Imu e tassa di soggiorno.
L’impegno nel contrasto al fenomeno dell’abusivismo nel settore degli alloggi temporanei è aumentato in funzione dell’incremento dei flussi turistici in città e nel territorio. I controlli della Polizia locale sono a garanzia dei clienti, i turisti che scelgono di visitare Modena con la consapevolezza di poter usufruire di un’offerta ricettiva regolare e di qualità, ma sono volti anche a prevenire, per ragioni di equità, possibili situazioni di concorrenza sleale nel mercato di un settore in crescita.