Operazione di pulizia sui corsi d’acqua del bacino del Reno, sui tratti pedecollinari e di alta pianura. Si sono conclusi i lavori di rimozione degli alberi a rischio crollo e del legname accumulato durante le piene, oltre che di sfalcio della vegetazione in aree demaniali che si affacciano su numerosi corsi d’acqua – principali e secondari – interessati dall’alluvione del maggio 2023. Si tratta dei torrenti Zena, Savena, Idice, Gaiana, Quaderna e Sillaro, per un investimento in somma urgenza dal valore complessivo di 500mila euro. L’intervento svolto risulta fondamentale ai fini della sicurezza idraulica, per facilitare l’individuazione di ulteriori, eventuali criticità sugli argini e per ripristinare condizioni più efficienti di deflusso.
I gravi eventi meteo della scorsa primavera avevano causato infatti grossi danni alla vegetazione presente lungo le sponde. Per questo, in numerosi tratti dei torrenti, nell’alveo e sulle immediate fasce sovrastanti, si è proceduto alla rimozione degli accumuli di legname trascinato dalle acque in piena e al taglio di piante ribaltate, o in precarie condizioni di stabilità: con radici scalzate a causa dell’erosione delle sponde, la chioma compromessa, i rami spezzati o il fusto piegato in modo irreversibile verso il corso d’acqua.
I lavori, a cura dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, hanno inoltre interessato sfalci di piante lungo tratti arginali di pianura, per rendere le aree accessibili e ispezionabili per finalità idrauliche. Agli interventi svolti seguiranno, sulle stesse aste fluviali, ulteriori operazioni nel verde – in corso di progettazione – che prevedono tagli selettivi a carico di piante in precarie condizioni di stabilità e rimozione di detriti accumulati ai margini degli alvei.