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Per le aziende agricole dell’Appennino Bolognese parte il quarto ciclo di incontri formativiProsegue il percorso istituzionale di collaborazione e sostegno alle aziende agricole del territorio, promosso dall’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese in collaborazione con l’Unione Savena-Idice, assieme al dipartimento di Sanità Pubblica dell’AUSL di Bologna, la federazione provinciale Coldiretti Bologna, la federazione provinciale CIA Bologna e Modena, Confagricoltura Bologna ed ARAER (Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia- Romagna), con un quarto ciclo di incontri rivolto agli agricoltori del territorio dell’Appennino.

L’obiettivo è quello di contribuire a formare gli imprenditori di piccole e medie aziende di questo ampio territorio montano su quattro temi rilevanti: la normativa vigente negli allevamenti; l’attività di trasformazione in azienda; la castanicoltura e la nuova programmazione del GAL Appennino Bolognese. E’ su questi argomenti che si terranno gli incontri di formazione, rivolti principalmente alle aziende agricole ma aperti a tutti, in programma il 20 e 27 febbraio ed il 5 e 12 marzo, dalle 14.30 alle 17.30 presso la sala civica “Le Caselline” di Pian di Setta (Grizzana Morandi) in via Piana Cinelli 140.

Con questo ulteriore ciclo di formazione continua dunque il lavoro stabile e si consolida il rapporto tra Istituzioni locali ed imprenditoria agricola su argomenti che interessano quotidianamente le attività delle aziende del settore, per sostenere ed accompagnare le realtà ancora presenti nel nostro Appennino, e con loro più in generale l’intera filiera agricola. Fondamentale è costituire quell’interfaccia tra imprenditore agricolo e soggetto deputato al controllo, secondo un modello pratico che dimostra ancora una volta quanto sia importante sviluppare azioni coordinate capaci di integrare il lavoro di tutti, favorendo sempre più letture omogenee necessarie per accompagnare le aziende agricole, individuando procedure e procedimenti che siano in grado di rispondere alle normative vigenti, senza far perdere le tipicità caratteristiche dei territori e delle aziende insediate, nel rispetto dei principi di semplificazione, certezza dei tempi ed uniformità applicativa.

Una serie di incontri caratterizzati da un’impostazione operativa che possa dare assistenza e indicazioni alle aziende agricole e fornire le risposte che servono agli operatori da parte delle strutture deputate allo svolgimento delle attività di controllo e programmazione.

Come spiega Alessandro Santoni, referente istituzionale dell’iniziativa nonché Presidente del Distretto Appennino Bolognese e Sindaco di San Benedetto Val di Sambro: “Preservare e valorizzare le attività agricole in Appennino è un nostro ben preciso compito istituzionale fondamentale e prioritario, al pari di altre importanti tematiche che quotidianamente affrontiamo. Questi incontri, e più in generale questo percorso che come Comuni abbiamo fortemente voluto e costruito, dimostrano la volontà, non solo a parole, di riconoscere la centralità del ruolo degli agricoltori nell’economia locale e nella conservazione di ambiente, territorio e paesaggio. Per questo continuiamo a portare avanti l’impegno istituzionale che ci eravamo assunti nei confronti delle Aziende agricole e questo quarto ciclo di incontri rappresenta la conferma di tale volontà,

resa possibile grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL, con tutte la Associazioni di categoria presenti sul territorio. Quest’anno parteciperanno anche funzionari della Regione Emilia-Romagna, oltre ai Presidenti del GAL e del Consorzio Castanicoltori dell’Appennino Bolognese assieme ai loro collaboratori: a tutti va il mio ringraziamento. In tutte le sue attività l’imprenditore agricolo, indipendentemente dalla dimensione, ha la responsabilità di garantire il rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti, che sono molteplici e diversi, spesso in aggiornamento e per questo non sempre di facile applicazione. Ecco il motivo per cui abbiamo deciso di avviare questo percorso, utile per chi già opera sul territorio e, perché no, in prospettiva anche per giovani imprenditori agricoli interessati ad avviare le proprie attività sulle nostre montagne. Per continuare ad agevolare il lavoro in azienda, questo corso vuole dunque continuare ad essere di ausilio alla capacità imprenditoriale degli agricoltori e continuare a favorire la diffusione e l’applicazione di buone prassi”.

 


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