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ROMA (ITALPRESS) – Tre medaglie di bronzo in sei finali disputate, sulle otto dell’ultima giornata. L’Italnuoto saluta con il sorriso i Mondiali di Doha, mentre cala il sipario sull’Aspire Dome, teatro di una rassegna iridata in versione “invernale”. Un’Italia “delle meraviglie” come l’ha definita il dt azzurro Cesare Butini. L’Italia ha chiuso i Mondiali al quinto posto nel medagliere del nuoto, dominato dagli Usa davanti a Cina e Australia. Sono stati 12 i metalli tinti di azzurro: due ori, cinque argenti e altrettanti bronzi, tre in più rispetto a Budapest 2022 (5-2-2), l’edizione in cui era salita più volte sul podio. Nel medagliere complessivo di tutti gli sport acquatici, invece, la spedizione azzurra chiude al terzo posto. A sorridere, nell’ultima giornata, è una ritrovata Benedetta Pilato che, smaltita la delusione per la finale mancata nei 100, si è presa il bronzo nei suoi 50 rana, confermandosi su un podio iridato da cui non è mai scesa da quando è in azzurro. La 19enne tarantina delle Fiamme Oro ha chiuso la sua gara in 30″02. Sul tetto del mondo per la terza volta la lituana Ruta Meilutyte in 29″40, appena ventidue centesimi dal suo record del mondo, argento per la cinese Tang Qianting, oro nei 100, in 29″51. Dalla staffetta, in campo maschile, è arrivato un altro bronzo azzurro: protagonisti i ragazzi della 4×100 mista. Michele Lamberti, Nicolò Martinenghi, il debuttante Gianmarco Sansone e Alessandro Miressi hanno chiuso con il crono di 3’31″59. Oro per gli Stati Uniti in 3’29″80, argento per gli olandesi in 3’31″23. Il terzo bronzo, a sorpresa, così come la finale conquistata al mattino, lo ha portato a casa Sara Franceschi, compiendo una vera e propria impresa nei 400 misti e chiudendo in 4’37″86 alle spalle della britannica Freya Constance Colbert in 4’37″14 e dell’israeliana Anastasia Gorbenko in 4’37″36. Prima finale iridata in carriera, infine, e settimo posto nei 50 dorso per Michele Lamberti. Il 23enne bresciano, figlio del campione del mondo Giorgio, ha chiuso in 24″82 al termine della gara vinta dall’australiano Isaac Cooper in 24″13.
L’Italnuoto, dunque, sorride e volta pagina. Ora rotta verso Parigi2024, passando per gli Assoluti di Riccione e il tradizionale appuntamento romano con il Settecolli. In valigia un bagaglio pesante, con 14 pass olimpici individuali e sette in staffetta già conquistati, e la consapevolezza che il cammino verso i Giochi Olimpici è ancora lungo ma che la strada intrapresa è quella giusta.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).


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