L’8 marzo a Reggio Emilia, in zona Cella, gli investigatori della Squadra Mobile, all’esito dell’analisi dei dati raccolti, grazie ai plurimi servizi di controllo anche straordinario del territorio operato in zona stazione in ordine allo spaccio cittadino, procedevano a perquisizione domiciliare di iniziativa.
In particolare gli uomini della Squadra Mobile notavano accedere allo stabile monitorato un uomo che, alla richiesta di declinare le proprie generalità, tentava di darsi alla fuga venendo immediatamente raggiunto e bloccato. Si procedeva, quindi, alla perquisizione dell’alloggio del soggetto; l’operazione consentiva di rinvenire e sequestrare, a carico del titolare dell’immobile, un cittadino nigeriano classe 1996, svariate tipologie di stupefacente, ovvero: 2 ovuli avvolti in pellicola trasparente contenenti sostanza stupefacente del tipo Cocaina del peso complessivo di grammi 31,79 lordi; 4 pezzetti di sostanza stupefacente del tipo Cocaina c.d. “Crack” del peso complessivo di grammi 3,55 lordi; 1 ovulo avvolto in carta stagnola contenente sostanza solida del peso di grammi 10,37 lordi in attesa di successive analisi Narcotest strumentali di laboratorio; 1 sacchetto in plastica trasparente contenente sostanza in polvere di colore bianco del peso di grammi 108,84 lordi in attesa di successive analisi Narcotest strumentali di laboratorio.
Nel corso dell’operazione di procedeva ad identificare un secondo cittadino nigeriano, classe 1992, risultato destinatario di un mandato di cattura emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna perché condannato ad una pena di reclusione di 6 anni per associazione a delinquere di stampo mafioso. Il giovane, infatti, è stato condannato quale appartenente al cult “Maphite”. Espletate le formalità di rito, entrambi gli arrestati sono stati associato presso la locale casa circondariale.