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Sgominata dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna la banda degli orologi di lussoI Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna hanno individuato i presunti autori della rapina aggravata con lesioni personali commessa ai danni di un magistrato in pensione nel  pomeriggio del 3 agosto dello scorso anno in una via del centro. L’ex togato era stato aggredito sotto casa da un giovane e rapinato dell’orologio di una nota marca svizzera che portava al polso. Ferito ma cosciente, il malcapitato aveva chiesto aiuto al 112 e soccorso dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna e dai sanitari del 118 che lo avevano medicato.

Durante le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Bologna, i Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno scoperto che qualche minuto prima di essere rapinata, la vittima aveva pranzato in un locale del centro e prima di uscire per tornare a casa era stata “notata” da due giovani clienti dall’aria sospetta, uno dei quali indossava una maglietta col titolo di un film americano degli anni Ottanta. Osservando i filmati registrati dalla videosorveglianza installata in zona, i Carabinieri hanno scoperto che il malvivente che aveva aggredito il malcapitato, si era allontanato a bordo di una Citroën C3 situata vicino e intestata a un 49enne marocchino, residente nel milanese, estraneo ai fatti, ma gravato da precedenti di polizia per intestazione fittizia di autovetture. Inoltre, esaminando i tabulati degli indagati, unitamente all’analisi delle immagini acquisite, i Carabinieri sono risaliti all’identità dei presunti responsabili che si trovavano a bordo dell’auto al momento dei fatti: un 21enne alla guida, incensurato, un 24enne seduto sul sedile del passeggero anteriore e un 19enne seduto su quello posteriore, entrambi con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. Successivamente, analizzando il profilo social del 24enne, i Carabinieri hanno trovato anche un filmato in cui il giovane si vantava di avere tre orologi di lusso.

Le indagini svolte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna hanno portato altri sviluppi legati a un fatto analogo accaduto la sera del 28 settembre scorso a Calderino, sempre nel bolognese, quando un automobilista è stato aggredito in via Lavino da un giovane a piedi che dopo essersi avvicinato per avere delle informazioni, ha tentato di asportargli l’orologio di lusso che indossava, senza riuscire nell’intento a seguito dell’intervento di alcuni passanti che lo hanno messo in fuga. Ferito ma cosciente, l’automobilista aveva chiesto aiuto al 112 e poco dopo è stato soccorso dai Carabinieri della Stazione di Zola Predosa e dai sanitari del 118 che lo hanno medicato.

A seguito delle indagini svolte dai Carabinieri, sarebbe il 19enne rumeno il presunto responsabile dei fatti accaduti a Calderino. Letti gli atti del procedimento, il Pubblico Ministero che ha seguito le indagini, ha emesso un fermo di indiziato di delitto nei confronti dei tre giovani rumeni, due dei quali, il 24enne e il 19enne, sono già stati arrestati dai Carabinieri e tradotti in carcere, mentre il 21enne è ancora ricercato. Proseguono le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna, finalizzate all’accertamento delle responsabilità dei soggetti indagati, per altri episodi simili accaduti in Città e in Provincia.


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