Tutela, conservazione e una banca dati online aperta a tutte le cittadine e i cittadini per sapere quanti sono e dove poterli visitare.
La Regione rafforza il proprio impegno per proteggere e valorizzare gli alberi monumentali presenti in Emilia-Romagna con una nuova direttiva che ridefinisce in dettaglio il procedimento di cura, di custodia, di riconoscimento e di eventuale intervento, proseguendo lungo il percorso tracciato dalla legge approvata dall’Assemblea legislativa nel 2023 dopo 45 anni dalla prima norma in materia.
Sono già 600 – un numero in costante aggiornamento e destinato ad aumentare – i giganti verdi che vivono da Piacenza a Rimini, esemplari che si contraddistinguono per le loro caratteristiche strutturali e per la loro rarità in natura, ma anche per il loro impatto storico e culturale sul territorio e la popolazione locale.
La nuova direttiva stabilisce che l’albero monumentale regionale (AMR) è intangibile e vieta quindi gli interventi destinati alla modifica della chioma o dell’apparato radicale, a meno che, dopo un’apposita autorizzazione della Regione, non sia necessario intervenire per ragioni di sicurezza.
La norma stabilisce, inoltre, una serie di criteri naturalistici, paesaggistici, e storico-culturali per l’attribuzione di monumentalità agli alberi segnalati, tra cui: la circonferenza del tronco, la rarità della specie, il pregio paesaggistico, oltre che eventi storico-culturali che possano riguardare una determinata pianta.
Fondamentale importanza è stata poi attribuita alla figura dell’arboricoltore, specializzato nella cura e nella tutela degli alberi, in modo tale da coniugarne la salute con l’incolumità e la pubblica sicurezza.
Infine, è stato istituito un elenco ufficiale degli alberi monumentali dell’Emilia-Romagna, anche per il loro inserimento in una banca dati online consultabile con l’applicazione Moka “Alberi Monumentali in Emilia-Romagna“, che fornisce, oltre alla loro posizione, informazioni di vario tipo sulle loro peculiarità. Questo per permettere a tutte le cittadine e i cittadini interessati, di conoscere e poter visitare i giganti verdi regionali.