È di questi giorni il decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che assegna 10 milioni di euro alla Provincia di Modena sui “Patti Territoriali” da destinare alla realizzazione di investimenti imprenditoriali e pubblici sull’Appennino modenese.
La parte pubblica del finanziamento vale 8 milioni e 200 mila euro e sarà destinata – beneficiari i 18 Comuni montani modenesi – a interventi infrastrutturali in Appennino con l’obiettivo della valorizzazione delle risorse naturali, culturali e turistiche del territorio. Un progetto, il cui capofila è l’Unione dei Comuni del Frignano, nato in parte da una proposta dell’Ente Parchi Emilia Centrale relativa allo sviluppo della rete sentieristica dell’Appennino.
«Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione di questo importante finanziamento – dice Luciana Serri, Presidente dell’Ente Parchi Emilia Centrale – che rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo sostenibile del turismo nei nostri territori, un ambito al quale teniamo molto, in linea con la mission del nostro Ente».
Nel dettaglio, il progetto della parte pubblica prevede tre tipologie di azioni: la realizzazione di una rete di itinerari per lo sviluppo del cicloturismo in Appennino, la sperimentazione e lo sviluppo di tecnologie digitali per la fruizione delle risorse del territorio e la creazione di attività per la promozione del turismo sostenibile e la mobilità condivisa, con interventi sulle tre direttrici delle ciclabili del Secchia (tratto Pescale-valico) e del Panaro (tratto Casona-Croce Arcana) e della storica Via Vandelli. Si tratta della realizzazione di access point, web-cam e cablaggi, di segnaletica e attività di bike-sharing, con l’obiettivo di connettere il territorio dell’Appennino modenese con la rete ciclabile europea e nazionale “Euro Velo” (Ciclovia del Sole, Ciclovia del Mediterraneo, Ciclovia Romea Francigena).
«Ci aspettiamo ricadute importanti da questi interventi – continua Serri – tutti rivolti alla rete sentieristica, che rappresenta l’infrastruttura più importante per il turismo in Appennino e nelle Aree protette, quali Parchi e Riserve naturali».
Ora, dopo l’approvazione formale del finanziamento, si apre la fase della progettazione esecutiva sulle singole azioni, per poi procedere con gli interventi specifici, per i quali è prevista l’ultimazione entro 60 mesi dal decreto.