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Difesa del suolo, una nuova serie di interventi di messa in sicurezza a cura della Protezione civile regionaleDai versanti dell’Appennino piacentino ai fiumi e torrenti della Romagna. Non si fermano gli interventi di lotta al dissesto idrogeologico a opera degli uffici dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile.

“Un lavoro continuo, senza sosta, per garantire sicurezza alle nostre comunità, dalla montagna alla costa- sottolinea Irene Priolo, presidente facente funzioni con delega alla Difesa del suolo e Protezione civile-. La lotta al dissesto e la messa in sicurezza del territorio sono una delle priorità di questo mandato fin dal suo inizio, come dimostrano le migliaia di interventi portati a termine o in via di completamento. Un programma serrato che i cambiamenti climatici, con fenomeni improvvisi e non sempre prevedibili, hanno reso ancora più urgente”.

Nel piacentino la messa in sicurezza dei versanti

A Brugneto e a Casale di Brugneto, due frazioni del comune di Ferriere (Pc), è in campo un importante intervento di consolidamento e messa in sicurezza degli abitati. Nello specifico, verrà realizzato uno “schermo” di 16 pozzi a Casale, per drenare le acque di falda e assicurarne una migliore regimazione, insieme a paratie di micropali e drenanti a Brugneto per rinforzare il versante in frana. L’intervento prevede uno stanziamento di 850mila euro di fondi del Pnrr con l’obiettivo di ridurre il rischio idrogeologico e mitigare il dissesto delle due località, migliorando così la sicurezza di chi vive e lavora in questa parte di Appennino.

In Romagna gli interventi sui corsi d’acqua

Vale un milione 500mila euro il pacchetto di lavori finanziati, sempre con risorse del Pnrr, nella pianura forlivese. Lo scopo è rafforzare gli argini nei tratti più critici e rinnovare, o realizzare dove non sono presenti, circa 30 chilometri di piste di servizio sui fiumi Montone, Ronco, Rabbi e sul torrente Bevano. L’intervento principale riguarda il consolidamento delle difese delle sponde, tramite diaframmi o rivestimenti in massi di pietra nelle scarpate interne, in modo da contrastare l’erosione e aumentare la resistenza alla pressione della corrente in caso di piena.

Inoltre, saranno realizzate sponde più sicure anche lungo l’asta del fiume Marecchia e nuove piste di servizio sugli argini del torrente Uso. Sono i due cantieri, dal valore complessivo di 700mila euro, partiti nel riminese con risorse del Pnrr. Opere, queste, a cui si affianca un altro investimento di 1 milione 700mila euro per interventi di manutenzione e sistemazione idraulica, finanziati con i Fondi sviluppo e coesione (Fsc).

Il primo dei due interventi finanziati con i fondi del Pnrr, del valore di 400mila euro, prevede il ripristino e la modifica delle difese idrauliche (pennelli e sponde) di alcune aree in prossimità del Marecchia, in particolare nella località San Martino, nel comune di Rimini. Il secondo, finanziato con 300mila euro, è relativo alla sistemazione e alla realizzazione di piste di servizio sugli argini del torrente Uso a Donegaglia, tra i comuni di Rimini e Bellaria-Igea Marina. I lavori prevedono anche il consolidamento degli argini.

Continuano, infine, le opere di manutenzione straordinaria e sistemazione idraulica finanziate con 1 milione 700mila euro, che vedono la quota più consistente (1 milione 200mila euro) lungo il bacino del Marecchia, dove si sta lavorando per rimuovere la vegetazione pericolante, secca o malata in alveo, risolvere le criticità legate a erosioni delle sponde e all’accumulo di materiale pietroso. Gli altri 500mila euro interessano gli altri corsi d’acqua del territorio riminese, e precisamente Uso, Conca, i torrenti Marano, Ventena, Tavollo e il rio Melo.


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