Una storia a lieto fine per Matteo (il nome è di fantasia), un ragazzino di 12 anni che soffre di una patologia cardiologica ostruttiva congenita e che, nel primissimo pomeriggio di lunedì scorso, intorno alle 13.30, è andato in arresto cardiaco. I genitori hanno prontamente chiamato il 118 che ha inviato nell’immediato i mezzi di soccorso, e, nell’attesa dell’arrivo di questi, ha fornito alla famiglia le istruzioni per mettere in atto le manovre di rianimazione.
I genitori e il fratello di Matteo, guidati dall’operatrice della Centrale operativa 118 Emilia Est di Bologna, l’infermiera Enrica Pasquali, attraverso il sistema di videochiamata, hanno potuto perciò mettere in atto fin da subito le manovre per salvare la vita del ragazzino, fino all’arrivo dell’ambulanza.
Da maggio 2020, infatti, è attiva una piattaforma di video-streaming che consente all’operatore di Centrale Operativa di vedere la scena del soccorso, per valutare in modo più appropriato le condizioni e lo scenario, arricchendo le informazioni verbali con i contenuti visivi, per guidare efficacemente le persone presenti sulla scena nel prestare le prime cure.
All’arrivo delle ambulanze Ferrara 06, con a bordo l’infermiere Michelangelo Gandini e l’autista Marcello De Filippo, e Argenta 01, con a bordo l’infermiera Maria Veronesi e l’autista Vittorio Fenzi, Matteo è stato defibrillato e gli è stata somministrata adrenalina con ritorno al circolo spontaneo.
In soccorso di Matteo, oltre alle ambulanze, sono intervenute anche l’Automedica Ferrara 101, con a bordo Andrea Annunziata, medico, e Andrea Rinieri, infermiere, e l’elisoccorso di Bologna. A bordo, Armando Santostefano, infermiere coordinatore di volo, Alfonso Flauto, infermiere di elisoccorso, e Silvia Cavagna, medico.
Una volta stabilizzato e intubato il ragazzino, EliBologna lo ha trasportato alla Cardiochirurgia Pediatrica e dell’età evolutiva dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola, Centro di riferimento regionale dove Matteo è già in cura.
L’arrivo al Pronto Soccorso del Sant’Orsola alle 15.18.
Qui, le anestesiste Sara Schirru e Barbara Rossi, insieme al cardiologo Luca Ragni, si sono prese cura di Matteo. Da martedì pomeriggio il ragazzo è stato estubato senza danni neurologici, nonostante il prolungato arresto cardiaco, e non è più in pericolo di vita.