Ora in onda:
____________

PALERMO (ITALPRESS) – “Dal 14 agosto 2019 sussisteva l’obbligo per il ministro di rilasciare il place of safety e riteniamo che il diniego, consapevole e volontario, sia avvenuto in totale spregio delle regole: in questo momento la maggior parte delle persone offese è irreperibile e in molti casi si tratta di esseri umani senza casa e senza mezzi. E’ per ciascuna di queste persone che ci accingiamo a chiedere la condanna dell’imputato, per tutti i reati contestati, alla pena di sei anni di reclusione più altri dieci di pene accessorie”. Lo afferma il procuratore aggiunto di Palermo, Marzia Sabella, durante la requisitoria per il processo Open Arms, nell’Aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).


Previous articlePolitecnico di Milano, l’ingegneria in festa al Campus Bovisa
Next articleMeloni “Precedente gravissimo, difendere i confini non è reato”