Ora in onda:
____________

Formigine, campagna “Io non ci casco”: il Comandante della Stazione Carabinieri incontra gli anzianiIeri pomeriggio, presso la storica Polisportiva di Formigine, sede del circolo per anziani, bocciofila, sale da ballo e bar, il Comandante della locale Stazione Carabinieri, Maresciallo Capo Giuseppe Caccavo, ha incontrato circa sessanta anziani formiginesi, e non solo, per fornire alcuni consigli pratici ed utili per prevenire truffe, raggiri e furti in abitazione.

Le truffe più gettonate restano ancora quelle del finto carabiniere, che piomba in casa inscenando un incidente o un qualsiasi problema giudiziario a scapito di un figlio o di un nipote: così il delinquente chiede la consegna di soldi e preziosi in cambio di una fantomatica liberazione del giovane parente, fino a quel momento trattenuto in stato di arresto. Ed ancora più frequente è diventata la truffa del finto tecnico del gas, che utilizza bombolette spray che simulano perdite, convincendo gli ignari anziani ad aprire le loro case e consentendo così ad altri complici di agire indisturbati, rovistando nei cassetti di ogni stanza, questo quando i truffatori non riescono addirittura a farsi consegnare banconote e preziosi, assicurandone la custodia in caso di improvviso scoppio.

Durante l’incontro è stato dato spazio allo sportello “servizi di digitalizzazione” situato all’interno del Comune di Formigine – Ufficio Anagrafe, sensibilizzando le persone anziane a rivolgersi per dirimere problematiche connesse alla cd. “identità digitale” come la creazione dello SPID e la consultazione dell’App IO.

Nel dibattito sono state rimarcate le tematiche fondamentali per proteggersi da potenziali danni finanziari, argomentando casi pratici con diverse tipologie di truffe, che possono variare dal phishing allo spoofing.

 

ANCORA UNA VOLTA, COSA FARE PER DIFENDERSI:

  • non lasciare gli anziani soli ed avvisarli dei rischi in cui possono incorrere se aprono la porta a persone sconosciute;
  • le forze dell’ordine non prelevano soldi dai privati ed evitano accuratamente di effettuare controlli/visite in borghese nelle abitazioni, se non in situazioni di estrema necessità;
  • in caso di dubbi, prima di aprire la porta a chicchessia, avvisare il 112 con il proprio telefono avendo cura di accertarsi che la linea non risulti già occupata da una precedente comunicazione;
  • se si nota un’auto sospetta e non conosciuta nel quartiere, annotare il numero di targa, modello e colore dell’auto, giorno e ora. Questi dati potrebbero rivelarsi molto utili per le forze dell’ordine;
  • prima di fornire informazioni personali o finanziarie, è fondamentale verificare l’identità della persona o dell’organizzazione con cui si sta interagendo;
  • Essere diffidenti verso offerte troppo allettanti, richieste urgenti di denaro o comunicazioni non sollecitate.

Previous article“Mettiamo in luce con orgoglio i grandi valori fondativi dell’Unesco”: successo per il 5° meeting tra Reggio e Parma
Next articleGasperini “Contro il Celtic per un altro salto di qualità”