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La Polizia Stradale di Bologna arresta un corriere della drogaUn cittadino albanese di 27 anni, domiciliato nel milanese, è stato arrestato perché trovato in possesso di 14 panetti contenenti sostanza stupefacente del tipo cocaina, per un peso complessivo di 15.60 kg, nascosti all’interno di un vano nel bagagliaio appositamente ricavato ed accessibile solo smontando alcune parti plastiche e metalliche.

È accaduto nel corso della continua attività di controllo e vigilanza stradale svolta dalla Sottosezione Polizia Stradale di Bologna, quotidianamente impegnata nell’attività di pattugliamento e vigilanza stradale lungo le Autostrade A1, A14 e tangenziali al fine di prevenire comportamenti pericolosi alla guida e sanzionare illeciti al volante o reati comunque commessi da persone in transito.

In tale ambito, infatti, alle ore 13.00 circa del 17 ottobre, lungo l’autostrada A/14, i poliziotti della Sottosezione Polizia Stradale Bologna notavano una autovettura Fiat Tipo sulla quale il dispositivo di lettura targhe collegato alle banche dati, installato sull’auto di servizio, segnalava un gravame fiscale per oltre 25.000 euro, pertanto la pattuglia decideva di fermare l’auto per approfondire il controllo. Il veicolo veniva fermato presso l’area di servizio Pioppa Ovest e nel procedere alle necessarie verifiche il conducente appariva nervoso ed insofferente. Per questo motivo veniva accompagnato presso la Sottosezione Polizia Stradale di Bologna per ulteriori e più approfonditi controlli nel corso dei quali, all’interno del vano appositamente ricavato ed accessibile solo smontando alcune parti plastiche e metalliche, nel bagagliaio venivano rinvenuti nr. 14 panetti di sostanza stupefacente del tipo cocaina, per un totale complessivo pari a 15.60 kg, inequivocabilmente destinato allo spaccio a terze persone.

Tutta questa avrebbe potuto fruttare, una volta smistata nelle piazze di spaccio, fino a 1 milione e 200 mila euro. Si procedeva, dunque, al sequestro della sostanza stupefacente e all’arresto del conducente, subito associato presso la Casa Circondariale di Bologna.

Si precisa infine che quella fin ora formulata è un’ipotesi accusatoria ancora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che il procedimento è in fase di indagine preliminare, essendo la responsabilità penale provata solo con sentenza di condanna passata in giudicato.

 


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