Nuove competenze per affrontare nuove sfide. La Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione 2 milioni di euro per finanziare, attraverso un bando, 23 borse di dottorato, con l’obiettivo di formare esperti dotati di alte competenze, avanzate e multidisciplinari, in ambiti strategici per lo sviluppo delle comunità: dal contrasto al cambiamento climatico alla prevenzione e messa in sicurezza del territorio, dalla sostenibilità alla gestione coordinata delle emergenze.
I progetti, di durata triennale, attivabili a partire dall’anno accademico 2025/2026 e finanziati nell’ambito del Programma regionale FSE+, dovranno puntare su temi strategici quali la gestione dei rischi ambientali, il monitoraggio dell’ambiente, del territorio e della qualità dell’aria, l’uso sostenibile delle risorse naturali e le nuove tecnologie. Per un nuovo modello di messa in sicurezza del territorio, attraverso un approccio integrale alla sostenibilità e alla prevenzione, che faccia riferimento alle alte competenze per la ricerca, in un’ottica di integrazione tra diversi ambiti disciplinari.
L’intento è di rafforzare ulteriormente la collaborazione in rete tra gli atenei dell’Emilia-Romagna e valorizzare le infrastrutture di ricerca, disponibili e in corso di realizzazione. Con l’obiettivo di costruire un rapporto sempre più sinergico e cooperativo con i diversi attori territoriali, promuovendo il processo di integrazione tra il sistema universitario e di ricerca e il tessuto produttivo regionale.
Il bando è in linea con i principi fondamentali del Patto per il Lavoro e per il Clima e dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna 2020-2025 “Data Valley Bene Comune”, e in applicazione della legge regionale 2/2003 per l’attrazione, la permanenza e la valorizzazione di talenti ad elevata specializzazione, coerentemente con la Strategia regionale di specializzazione intelligente e la Strategia Agenda 2030 Emilia-Romagna per lo Sviluppo Sostenibile.
Gli ambiti di ricerca
Contribuire all’innovazione nell’ambito dell’adattamento al cambiamento climatico, alla prevenzione degli eventi naturali e alla resilienza e alla consapevolezza del territorio e delle comunità rispetto a questi eventi, anche attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie e metodologie. Sono i parametri dei progetti di dottorato che saranno finanziati, in sintonia con la Smart Specialisation Strategy (S3), la Strategia di specializzazione intelligente, e Horizon Europe, il Programma quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione per il periodo 2021-2027.
Tra i principali ambiti di ricerca, la programmazione Horizon Europe supporta la formazione di competenze per la sicurezza civile e la sostenibilità ambientale. Le priorità includono lo sviluppo di strategie per una società europea resiliente ai disastri e un’economia trasformativa che contrasti il degrado ambientale e il declino della biodiversità.
Tra i temi introdotti nella Strategia di Specializzazione Intelligente troviamo invece l’uso di Big Data, IA e machine learning a supporto della resilienza ai cambiamenti climatici per una gestione efficace e coordinata delle emergenze. Il monitoraggio ambientale e l’innovazione delle infrastrutture idrauliche per garantire la sicurezza e la sostenibilità e per la protezione delle coste, degli habitat marini e delle aree portuali. Ancora, la valorizzazione dei territori, incluse aree interne, aree montane e borghi storici e del patrimonio culturale attraverso l’impiego delle nuove tecnologie; strumenti per la pianificazione urbanistica insieme a metodi e modelli di public engagement, citizen science e science education per una ricerca e innovazione partecipata e inclusiva.