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Castelnovo: per M’illumino di meno la scuola d’infanzia Pieve ha svolto dei laboratori sulla moda e i danni del “fast fashion”Anche quest’anno a febbraio, si celebrerà la giornata nazionale del risparmio energetico “M’illumino di Meno”: sarà un’edizione “extra large” che durerà dal 16 al 21 febbraio e che rivolgerà un’attenzione particolare a un tema su cui, sempre di più, stanno maturando consapevolezza e voglia di sperimentare nuove pratiche di produzione e consumo: la moda. Perché, lo sappiamo, l’impatto ambientale del fast fashion è enorme. Per contrastarlo, sono nate negli ultimi anni moltissime realtà che promuovono il riuso e la valorizzazione degli abiti. M’illumino di Meno 2025 vuole dare voce a queste alternative in tutte le loro declinazioni: swap parties, upcycling, second hand.

La scuola dell’Infanzia di Pieve raccoglie questa nuova riflessione ed ingaggia le famiglie e tutta la comunità a ricordare il valore indispensabile del risparmio energetico. E per questa occasione ha invitato i genitori ad una serata – laboratorio dove dare sfogo alla propria creatività nel ridare vita a capi d’abbigliamento vecchi o non più utilizzati. La serata che si è svolta nei locali della scuola, ha visto un’alta partecipazione delle famiglie che oltre a divertirsi nel ideare nuovi abiti glamour, hanno portato tanto materiale da utilizzare: maglioni, teli, nastri, bottoni, t-shirt, borse e altro. “L’obiettivo della serata è stato raggiunto – spiegano le insegnanti – abbiamo vestito quattro manichini con outfit che hanno visto il contributo di ogni singola persona. Non sono mancate risate e momenti di convivialità che hanno reso la serata indimenticabile. Era da tanto tempo che la nostra Scuola non era così viva e partecipata. Ora seguiranno laboratori di riciclo creativo nelle varie sezioni da parte dei bambini. Gli accessori realizzati (gioielli, cappelli, borsette, scaldamuscoli, spille ecc.) verranno donati ai negozi del paese accompagnati dall’invito di ideare loro stessi un capo riciclato come gesto di scambio con i bambini della Scuola. Crediamo che una scuola diffusa, aperta al territorio e alla comunità, risponda all’idea di agenzia educativa innovativa che accoglie, che si modifica, che ascolta e che “semina” pensieri, sperando in un raccolto rigoglioso”.


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