I Carabinieri della Stazione di San Lazzaro di Savena, nell’ambito di un mirato servizio per la prevenzione e repressione dei reati connessi allo spaccio e la consumazione di sostanze stupefacenti, hanno arrestato un 30enne di origine tunisina, in Italia senza fissa dimora, disoccupato, già noto alle Forze dell’Ordine, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’uomo, sospettato di essere dedito al traffico di sostanze stupefacenti e di detenere all’interno della propria abitazione un ingente quantitativo di droga, pronta per essere venduta, è stato attenzionato dai Carabinieri di via Paolo Poggi che in tarda mattina hanno bussato alla sua porta. Dopo averlo informato del motivo della “visita”, i militari hanno proceduto alla perquisizione effettuata anche con l’ausilio di una pattuglia della locale Polizia Municipale e di una sua un’unità cinofila. All’interno dell’abitazione nella disponibilità del 30enne, i militari hanno rinvenuto complessivamente: nascosta all’interno di un giubbino una scatola in alluminio contenente complessivi 61,40 grammi di cocaina, in parte frazionata in 38 dosi in plastica bianca termosaldata; un panetto di hashish di 41,50 grammi e un portafogli con una banconota da 100euro. Sul frigo, invece, all’interno di un’altra scatola, materiale utilizzato per il confezionamento (buste di plastica uguali a quelle utilizzate per confezionare le dosi, alcuni bilancini digitali, cutter e forbici, tutti riportanti tracce di sostanza stupefacente).
Nel corso della perquisizione, i militari hanno recuperato, nella disponibilità di un 36enne originario dell’Albania, due bilancini digitali, 6 grammi di marijuana occultata all’interno di un pacchetto di sigarette, 1 coltellino con residui di sostanza stupefacente e ritagli di buste utilizzate per il confezionamento delle dosi; quest’ultimo è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Bologna poiché accusato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente.
Tutta la sostanza stupefacente e il materiale rinvenuto sono stati sequestrati, mentre il 30enne è stato arrestato e, su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, è stato tradotto in Tribunale per la celebrazione del giudizio per direttissima all’esito del quale l’arresto è stato convalidato e il processo si è concluso con la condanna a 10 mesi di reclusione e 2.000 euro di multa, oltre alla misura cautelare personale del divieto di dimora nella città metropolitana di Bologna.