Lupi che si avvicinano sempre più ai centri abitati e mettono in pericolo animali e persone. Sono i cosiddetti lupi ‘confidenti’ di cui oggi sono state segnalate presenze nel reggiano, e che insieme alle specie ‘fossorie’ (cinghiali, istrici, nutrie..) stanno provocando danni alle colture agricole con conseguenze gravi per l’incolumità degli animali domestici e degli argini di contenimento.
“Sono molto preoccupato- afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi- per la situazione che si sta sviluppando nella provincia di Reggio Emilia, oggi segnalata dalle associazioni agricole al Prefetto. Nelle scorse settimane ho inviato in proposito una lettera al ministro per l’Ambiente, Sergio Costa, sottolineando gli ingenti danni provocati dai lupi e le specie “fossorie” in generale”.
“In quella lettera- prosegue Mammi- sottolineavo nello specifico che per quanto riguarda il lupo, è necessario che venga approvato quanto prima il ‘Piano d’azione nazionale’ di cui si discute da diversi anni, chiedendo tuttavia di inserire nel piano stesso l’emergente tematica dei lupi ‘confidenti’ che sempre più spesso si avvicinano alle zone fortemente antropizzate e che creano ostilità e paura nei confronti della specie. Ritengo opportuno che si individuino in ambito nazionale le strategie di approccio, il monitoraggio della loro presenza, delle eventuali modificazioni comportamentali e degli eventuali metodi dissuasivi da poter adottare così come avviene in altri Stati”.
“Problemi, quelli oggi segnalati con gravità nel reggiano- incalza Mammi-, che sono comuni a molti territori regionali e necessitano pertanto di strategie nazionali non più rinviabili. Mi rendo disponibile ad un confronto col ministro anche nell’ambito della Commissione Politiche agricole della conferenza Stato Regioni per affrontare congiuntamente queste tematiche”.
“La mia posizione- chiude l’assessore- è di solidarietà e forte comprensione per i disagi vissuti da agricoltori e cittadini: è necessario che il Parlamento e il Governo intervengano, introducendo se occorre le necessarie modifiche legislative. La Regione è disponibile a fare la propria parte”.