I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un 29enne senegalese per violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. L’arresto è stato eseguito nella serata del 1 aprile, quando il 29enne è stato sorpreso dai Carabinieri nell’abitazione da cui doveva stare lontano, per effetto della misura cautelare cui era stato sottoposto a febbraio e che aveva già violato il giorno 16 dello stesso mese. Nell’occasione, il 29enne era stato arrestato dai Carabinieri della Stazione Bologna Corticella.
In merito ai fatti di sabato 1 aprile, invece, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna, lo hanno arrestato durante un intervento richiesto da un privato cittadino che ha telefonato al 112 per lamentarsi dei rumori provenienti dall’appartamento accanto e che le impedivano di riposare. I Carabinieri si sono recati sul posto e quando sono arrivati, si sono accorti che i rumori provenivano dallo stesso appartamento in cui si erano verificati i fatti del 16 febbraio. All’interno dell’appartamento, i Carabinieri hanno trovato il 29enne in casa della madre, dalla quale avrebbe dovuto stare lontano. La donna, poco collaborativa con i militari che chiedevano spiegazioni, si è mostrata anche un po’ complice del comportamento del figlio, la cui presenza in casa non era stata rilevata dai due dispositivi elettronici perché opportunamente spenti: sia il “braccialetto elettronico” collegato alla caviglia del figlio e sia il GPS portatile assegnato alla madre per consentire l’attivazione dell’allarme qualora il primo gli si avvicinasse.
Il 29enne senegalese, dopo essere stato accompagnato in caserma, è stato poi rimesso in libertà non essendo state ravvisate particolari esigenze cautelari.