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30 aziende ispezionate dai carabinieri del NIL nel bolognese: 9 addetti impiegati al lavoro “in nero”I Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Bologna, con i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna, hanno eseguito nell’ambito della provincia, attività finalizzata a verifiche circa il rispetto delle leggi in materia di lavoro e della regolare instaurazione dei rapporti di lavoro, al fine di prevenire e reprimere fenomeni di lavoro irregolare, di forme più gravi di irregolarità quali il cosiddetto fenomeno del lavoro “nero” e lo sfruttamento in ambito lavorativo.

Durante le ispezioni in materia di lavoro, sono state eseguite anche verifiche finalizzate all’osservanza della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, al termine delle quali sono state riscontrate ed accertate gravi inadempienze da parte dei datori di lavoro, in materia di normativa inerente la sicurezza e la salute dei lavoratori ai sensi del D. Lgs.  81/2008, tra le quali, le più rilevanti, l’ omessa formazione/informazione dei lavoratori circa i rischi sui luoghi di lavoro, la mancata elaborazione del documento valutazione rischi – DVR – e la mancata custodia sul luogo di lavoro del citato documento.

A seguito di tali violazioni inerenti la materia della sicurezza e della salute dei lavoratori, sono state deferite complessivamente 11 persone alla competente Autorità Giudiziaria per gli inadempimenti riscontrati e per il mancato rispetto degli obblighi di legge.

Le aziende ed attività ispezionate sono state 30, i lavoratori individuati 79, di cui 9 sono risultati impiegati a lavoro “in nero”, ovvero senza alcun contratto di assunzione e senza alcuna tutela previdenziale e assicurativa. Nei confronti dei rispettivi titolari delle aziende controllate, ove è stata accertata la presenza di personale “in nero”, sono stati adottati provvedimenti di sospensione dell’ attività imprenditoriale, la cui revoca del provvedimento è ammissibile solo a seguito di regolare assunzione e regolarizzazione del personale impiegato “in nero” e previo pagamento della sanzione ammnistrativa.  Due datori di lavoro, sono stati deferiti all’A.G. felsinea per aver impiegato alle proprie dipendenze, personale in nero e senza regolare permesso di soggiorno.

Ulteriori provvedimenti di sospensione delle attività commerciali, con effetto immediato, sono stati adottati dai Carabinieri del NIL in relazione a 2 attività ove è stata accertata rispettivamente, la mancata elaborazione del DVR – documento di valutazione dei rischi e la mancata formazione/informazione dei lavoratori. Elevate sanzioni amministrative e ammende per un ammontare complessivo di oltre 130.000 euro. 

 

In particolare:

VERIFICHE ED ISPEZIONI DI ATTIVITA’ DI RISTORAZIONE E ALBERGHI IN BOLOGNA, SAN LAZZARO DI SAVENA E SAN GIORGIO DI PIANO 

I militari del NIL di Bologna a seguito di controlli finalizzati al rispetto delle leggi in materia di lavoro e di sicurezza e salute dei lavoratori, procedevano in Bologna, San Lazzaro di Savena e San Giorgio di Piano, al controllo di 3 attività di ristorazione, di cui 1 ubicata in Bologna, 1 a San Giorgio di Piano e 2 a San Lazzaro di Savena. Presso 1 attività di ristorazione di San Lazzaro di Savena è stata accertata la presenza di personale (complessivamente 1 cameriere sul totale di 4 individuati) impiegato in “nero”, poiché privo di assunzione e di regolare contratto di lavoro e pertanto è stato adottato un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale. Ulteriori 3 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale sono stati adottati nei confronti di 3 datori di lavoro, per la mancata elaborazione documento di valutazione del rischio e la mancata custodia sul luogo di lavoro del predetto documento e per aver omesso l’attività di formazione/informazione in favore dei lavoratori impiegati all’interno dell’attività. Elevate sanzioni/ammende per complessivi euro 40.000 circa.

 

VERIFICHE ED ISPEZIONI DI ATTIVITA’ DI “MINIMARKET” ED ORTOFRUTTA GESTITI DA IMPRENDITORIA STRANIERA

I militari del NIL di Bologna in relazione a controlli circa il rispetto della normativa in materia di collocamento e di rispetto della normativa in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, procedevano, in Bologna e Crevalcore, al controllo di 3 attività di “minimarket” e di ortofrutta, gestiti da imprenditori stranieri. Nel corso del controllo, presso un’attività di ortofrutta sita nel Comune di Bologna, veniva accertata la presenza di un lavoratore “in nero”, senza regolare permesso di soggiorno di nazionalità albanese impiegato alle dipendenze di un suo connazionale. Adottato provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale e deferito in s.l. il datore di lavoro per impiego di manodopera clandestina. Ulteriori 2 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale sono stati adottati in relazione a 2 attività di rivendita di frutta e verdura per l’impiego di personale “in nero”, completamente sconosciuti alla P.A. Inoltre nel corso dei medesimi controlli venivano accertate violazioni relative alla mancata formazione/informazione dei lavoratori. Elevate sanzioni/ammende per complessivi euro 35.000

 

3 ISPEZIONI AD ATTIVITÀ DI AUTOLAVAGGIO IN IMOLA, CASALECCHIO DI RENO

In Imola (BO), Casalecchio di Reno (BO), i militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro di Bologna, nell’ambito dell’attività finalizzata al contrasto lavoro irregolare e tutela sicurezza sui luoghi di lavoro procedevano al controllo di 3 autolavaggi gestiti da impeditori di nazionalità italiana, cinese e ucraina che adibivano al lavoro, lavoratori in “in nero”. In particolare presso l’attività di autolavaggio ubicata in Casalecchio di Reno, il lavoratore sottoposto a controllo, è risultato privo di permesso di soggiorno e pertanto il rispettivo titolare è stato anche deferito all’A.G. per violazione di disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero.

Presso un autolavaggio di Imola, gestito da un imprenditore italiano, il lavoratore sottoposto a controllo, impiegato in “nero”, risultava anche percettore di reddito di cittadinanza e pertanto deferito all’A.G. e segnalato all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Sempre nel Comune di Imola, nel corso di un’attività ispettiva veniva accertata la presenza in nero di 2 dipendenti su 4 impiegati poiché privi di assunzione e di regolare contratto di lavoro.

Adottati nei confronti delle 3 attività d’impresa il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, accertando inoltre le violazioni circa la mancata formazione/informazione dei lavoratori. Elevate complessivamente sanzioni/ammende per oltre 40.000

 

ISPEZIONE IN AGRICOLTURA NEL COMUNE DI CASTEL SAN PIETRO TERME

In Castel San Pietro Terme (BO), i Carabinieri del NIL di Bologna, unitamente a personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Bologna, nell’ambito dell’attività finalizzata al contrasto del lavoro irregolare e tutela sicurezza sui luoghi di lavoro, procedevano al controllo di un’azienda agricola nel Comune di Castel San Pietro Terme. Nel corso degli accertamenti venivano identificati  2 lavoratori impiegati alle dipendenze dell’imprenditore agricolo. Mediante consultazione banca dati, veniva accertato che gli stessi venivano occupati “in nero “senza alcuna tutela assicurativa e previdenziale. Attività sospesa e maxi sanzione per lavoro nero. Elevate complessivamente sanzioni/ammende per oltre 20.000

 


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