Stanziare 45 mila euro all’Unione del Frignano per avviare lo studio di fattibilità della variante al centro abitato di Pavullo, che resta una delle criticità più importanti per la viabilità dell’Appennino modenese.
Il Consiglio provinciale, nella seduta del 30 novembre, ha approvato, all’unanimità, la convenzione che assegna all’Unione, i fondi per affidare l’incarico per la progettazione di fattibilità del percorso stradale che consentirebbe di evitare l’attraversamento del centro abitato di Pavullo.
Le risorse, inserite nella variazione di bilancio approvata dal Consiglio provinciale lo scorso 28 settembre, consentiranno la progettazione di fattibilità tecnica del nuovo tracciato, primo passo verso la realizzazione della nuova arteria stradale.
Per la consigliera Simona Magnani «si tratta di un passaggio fondamentale per tutto il territorio montano, punto di partenza necessario ad alleggerire dal traffico il centro di Pavullo, rendendo più fluidi e rapidi i collegamenti tra i vari Comuni». Alla consigliera, che raccomanda, in questa fase iniziale, di prevedere diverse soluzioni progettuali, risponde il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei, nel sollecitare «che vengano studiate ipotesi alternative, in modo da consentire all’Unione del Frignano e a tutti i soggetti coinvolti, di adottare la scelta migliore».
A livello progettuale, infatti, sono diversi i nodi da sciogliere, tra questi l’ipotesi di utilizzare, in pratica come variante, un collegamento a nord di Pavullo dalla statale 12, che deve essere individuato tra diverse possibilità, fino alla strada comunale Malandrone-Pratolino che in passato è stata in parte adeguata, anche con risorse della Provincia, proprio per diventare parte di un futuro asse viario alternativo alla statale, quindi all’attraversamento del centro abitato di Pavullo.