I Carabinieri della Stazione di San Lazzaro di Savena, hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna tre 15enni e due 14enni italiani, per molestia, minaccia, lesione personale e rapina. La denuncia è scaturita nel corso di un’indagine avviata il 19 marzo scorso, quando tre 16enni, italiani, accompagnati dai rispettivi genitori, si sono presentati dai Carabinieri di San Lazzaro di Savena per denunciare un fatto accaduto la sera precedente in un locale situato sulla via Emilia.
In particolare, i tre ragazzi hanno riferito ai Carabinieri che prima di mettersi a tavola sono stati avvicinati da un gruppo di coetanei che hanno preteso la consegna di qualche moneta. Uno dei tre 16enni ha consegnato due euro a uno dei membri del gruppo, vestito con abiti griffati, che dava l’impressione di essere il ‘capo del gruppo’, in quanto si vantava di essere uno degli autori di un’aggressione commessa qualche tempo fa in un istituto scolastico della zona, la cui notizia era stata pubblicata sugli organi di stampa. Ricevuti gli spiccioli, il gruppo di ragazzi è andato via e i tre 16enni hanno continuato a cenare.
La tranquillità dei tre ragazzi è terminata poco dopo, quando sono usciti dal locale e si sono trovati di fronte gli stessi ragazzi di prima che erano rimasti fuori ad aspettare il loro arrivo. A quel punto, la situazione è degenerata in un’aggressione, prima verbale, con frasi del tipo: “Adesso siete morti! Adesso vi spacchiamo! Adesso vi ammazziamo! Ora ti uccido!”, poi fisica con spinte, calci e pugni. Uno dei tre 16enni è stato privato del suo zainetto contenente gli effetti personali, mentre un altro è stato costretto a recarsi al Pronto Soccorso per farsi medicare delle contusioni che erano state giudicate guaribili in giorni tre.
Grazie alla ricostruzione meticolosa dei fatti raccontati dalle vittime e all’analisi delle videocamere di sorveglianza installate nella zona interessata dalla vicenda, i Carabinieri sono riusciti a risalire all’identità dei cinque giovani, ora tutti denunciati a vario titolo, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna.