Sabato 27 aprile è stato inaugurato nel Capoluogo il “Parco della famiglia”. Così è stata ribattezzata l’area verde che si trova tra le vie Roma ed Erbosa, dietro al palazzo comunale, nata a seguito di un progetto di recupero di una zona incolta ed abbandonata che si trovava nel bel mezzo del paese.
L’intervento di recupero ha visto la realizzazione di un impianto “a misura di famiglia” con percorsi ed arredi funzionali, illuminazione, nuove alberature ed una generale sistemazione a verde, nonché un’area polifunzionale nella quale sarà possibile far giocare i bambini così come realizzare spettacoli, proprio grazie alla conformazione del parco che, se pur in modo naturale, richiama al concetto di anfiteatro. E nonostante la conformazione del pendio lungo il quale si sviluppa l’opera, è stata posta attenzione anche all’accessibilità.
Nasce così un grande parco urbano, un progetto di riqualificazione di un’area mai fruita, che viene restituita alla vita quotidiana del paese. Un intervento che abbraccia e ricuce uno spazio aperto nel cuore del Capoluogo, rafforzando e valorizzando l’importanza della rigenerazione dei centri abitati e la loro centralità nella vita quotidiana della comunità.
Alessandro Santoni, Sindaco di San Benedetto Val di Sambro: “In questi anni abbiamo profuso un grosso impegno nella realizzazione di strutture e spazi urbani di qualità, seguendo una filosofia progettuale sempre mirata alla riappropriazione graduale di spazi pubblici riqualificati in una logica urbanistica coordinata, pensando prima ad un progetto di sistema che definisce le linee guida di tutti gli interventi, che successivamente sono stati realizzati in coerenza tra loro. Chiamarlo “Parco della Famiglia” è stato per noi importante poiché mette il suggello ad una delle politiche che più ha contraddistinto questa Amministrazione, le politiche familiari. I parchi e gli spazi verdi costituiscono una parte integrante dei sistemi urbani, non solo per garantire salute pubblica e qualità ambientale, ma anche per ricomporre una transizione coerente nel passaggio tra spazio urbanizzato ed ambiente naturale. Siccome questo equilibrio nel tempo è venuto meno per via di uno sviluppo urbanistico ed edilizio non sempre organico, che ha fortemente marcato tale differenza, ecco dunque che l’utilizzo del verde con valenza funzionale, oltre che estetica – decorativa, consente quella ricucitura che migliora la qualità urbana complessiva. Questo nuovo parco diventa così un luogo in cui le persone di tutte le età potranno rifugiarsi a leggere un libro all’ombra di un albero, fare una passeggiata o comunque vita di relazione, magari assistendo ad uno spettacolo per via di questa forma ad anfiteatro, oltre ovviamente ad accrescere sempre più la qualità dei nostri luoghi”.
Il costo complessivo del progetto è stato di € 235.000, di cui € 184.000 finanziati dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito della LR 5/2018 ed i restanti € 51.000 da società Autostrade.
All’interno del parco, che nei prossimi giorni verrà completato anche con l’installazione di un sistema di videosorveglianza, è stato messo a dimora, insieme ai Carabinieri Forestali, un albero rientrante nel progetto “Un albero per il futuro”, l’iniziativa nata in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente per formare in tutta Italia un grande bosco diffuso della legalità. Tra gli arredi, anche una panchina rossa a sensibilizzare le persone contro la violenza sulle donne, donata dalla Coop Reno assieme alle alberature.