Si trovava a casa di conoscenti in un’altra provincia quando al culmine di una lite è stato ferito con un coltello al fianco sinistro. Prima dell’intervento delle forze di Polizia è riuscito ad allontanarsi ricorrendo in maniera autonoma alle cure mediche dapprima presso l’ospedale di Castelnovo Monti e quindi al Santa Maria Nuova di Reggio Emilia dove è stato medicato e giudicato guaribile in una decina di giorni.
Per questi fatti, risalenti allo scorso mese di ottobre, l’uomo, un 30enne reggiano, ha però dichiarato il falso sostenendo, in ospedale, l’accidentalità della ferita dichiarando di essersela procurata durante dei lavori di carpenteria che stava svolgendo nel garage di casa.
La documentazione medica, alla luce delle lesioni refertate (ferita da arma da taglio) è quindi giunta ai carabinieri della stazione di Ramiseto per gli ulteriori approfondimenti investigativi. In tale circostanza il 30enne veniva convocato in caserma e sentito in merito ai fatti. Anche davanti ai carabinieri il 30enne confermava la versione fornita in ospedale dichiarando di essersi ferito accidentalmente a casa.
Precisava inoltre che il giorno in cui si erano verificati i fatti non si era mai mosso di casa e che la sua autovettura era rimasta ferma in garage. Alla luce delle dichiarazioni mendaci il verbale veniva interrotto e il 30enne denunciato alla Procura reggiana per falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico.
A suo carico infatti i militari avevano infatti preventivamente ricostruito i fatti accertando, grazie anche all’analisi dei sistemi di controllo varchi dei comuni che l’autovettura del 30enne contrariamente a quanto sostenuto era stata rilevata lungo il tragitto circostanza questo che ha sconfessato in maniera inconfutabile le dichiarazioni del 32enne risultate quindi mendaci. I motivi della condotta dell’uomo, che con le sue dichiarazioni ha cercato di eludere anche le indagini in merito ai fatti che l’hanno visto comunque essere vittima, sono in corso di accertamento.