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MILANO (ITALPRESS) – “webuild what America needs”, è il claim della campagna rilanciata dai principali media statunitensi sulla leadership globale del Gruppo Webuild nel settore delle infrastrutture e sull’esperienza storica nel Paese attraverso la controllata Lane, la società con radici che risalgono al 1890. Dal The New York Times al The Wall Street Journal, dal The Washington Post alla CNN, la campagna Webuild parte dall’iconico Long Beach International Gateway Bridge in California, consegnato dal Gruppo nel 2020 senza interrompere l’attività portuale.
Con 1.020 km di ponti e viadotti realizzati nel mondo, il Gruppo, spiega una nota, “è oggi pronto a mettere quella stessa esperienza al servizio delle autorità statunitensi anche per la ricostruzione del nuovo Ponte di Baltimora, dopo il crollo dello scorso marzo”.
A maggio Webuild e Lane hanno già presentato pro bono, in segno di vicinanza al Paese, un concept design alla Maryland Transportation Authority (MDTA). Obiettivo, la costruzione di un nuovo ponte sicuro e innovativo in grado di ridefinire l’ingresso al porto storico della città di Baltimora, hub fondamentale per la logistica americana.
Gli Stati Uniti sono per Webuild un mercato chiave grazie agli ingenti piani in corso per lo sviluppo e la crescita infrastrutturale. Il Nord America complessivamente è il terzo mercato più importante, con gli Stati Uniti che rappresentano il 12% del fatturato totale del Gruppo. Lane e le aziende partner della filiera hanno consegnato con successo negli ultimi 10 anni progetti infrastrutturali per un valore totale dei contratti di oltre 12,8 miliardi di dollari.
Il crollo del Ponte di Baltimora, tra i più trafficati dell’area, ha avuto un impatto significativo sulla mobilità regionale e globale. La proposta Webuild per Baltimora punta a migliorare diversi aspetti funzionali, tra cui la sicurezza, l’adattabilità e la sostenibilità dell’opera. Il ponte sarà progettato per garantire la massima sicurezza alla navigazione, anche per le navi più grandi. Le funzionalità smart proposte consentiranno una gestione più sicura del traffico e tecniche di manutenzione predittiva. E’ previsto anche l’utilizzo di materiali più sostenibili per preservare l’ecosistema del fiume Patapsco. L’esperienza del Gruppo nella costruzione del nuovo Ponte di Genova, crollato nell’autunno del 2018 e riaperto al traffico nell’agosto 2020, dimostra inoltre la capacità di eseguire una ricostruzione rapida su più fronti e in continua collaborazione con le autorità.
Webuild, presente in oltre 50 paesi, ha realizzato progetti iconici utilizzando le tecnologie più avanzate in termini di sicurezza e sostenibilità, innalzando gli standard del settore. Tra gli altri, il Secondo e il Terzo Ponte sul Bosforo in Turchia e il Ponte sul Danubio a Braila in Romania, il secondo ponte sospeso più lungo dell’Europa continentale. Negli Stati Uniti, oltre al Long Beach International Gateway Bridge costruito garantendo l’operatività del porto e del vecchio ponte, demolito subito dopo l’inaugurazione del nuovo, il Gruppo ha realizzato anche il “A. Max Brewer Bridge” in Florida.

– foto ufficio stampa Webuild –
(ITALPRESS).


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