La vicinanza e la solidarietà delle istituzioni europee. La prospettiva concreta dell’erogazione della prima tranche del Fondo di Solidarietà Europeo entro la fine dell’anno, con la seconda quota prevista per il 2024. L’impegno a lavorare insieme affinché nel Pnrr vengano inseriti progetti di contrasto al dissesto idrogeologico da realizzare nei prossimi tre anni nei territori colpiti dall’alluvione.
È quanto emerso dalla visita, questa mattina, del commissario europeo per gli Affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, a Faenza su invito della provincia di Ravenna.
Presenti il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, il presidente della Provincia di Ravenna, Michele De Pascale, il sindaco di Faenza, Massimo Isola, il presidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna, Giorgio Guberti, e molti primi cittadini e amministratori del territorio.
Durante l’incontro Gentiloni ha confermato che la richiesta del Governo di accedere al Fondo di Solidarietà Europeo è all’analisi degli uffici. Nella domanda, la quantificazione dei danni a opera dell’esecutivo è di circa 8,5 miliardi di euro. È dunque possibile che la prima quota delle risorse venga erogata già entro la fine dell’anno e la seconda nel 2024. Ribadito anche l’impegno affinché nei progetti del Pnrr vengano inserite opere di contrasto al dissesto idrogeologico in Romagna e nelle terre colpite dall’alluvione.
Il presidente Bonaccini ha confermato la collaborazione tra la Regione e le istituzioni europee: “Grazie al Commissario per essere qui oggi e alla vicinanza nei giorni del dramma: la sua presenza è importante e significativa”.
Bonaccini ha auspicato collaborazione su due fronti: “Sui Fondi di Coesione Sociale (Fsc), avevamo chiesto al Ministro Fitto di creare un fondo di solidarietà che destinasse ai territori colpiti dall’alluvione l’1% delle risorse stanziate da ogni Regione: restiamo in attesa di una risposta dall’esecutivo. Riguardo al Pnrr – ha proseguito Bonaccini – c’è la volontà a lavorare insieme per mettere a terra progetti per questo territorio, ma chiediamo al più presto certezza sulle risorse”.